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giovedì 28 aprile 2011

Camminare allunga la vita

Il premio Nobel del 2009 è stato riconosciuto a chi da tempo si occupa dei telomeri, una sorta di catena interna alla cellula che rende conto della sopravvivenza di ogni cellula e di ogni essere vivente. Se il telomero è lungo, la cellula (e chi la possiede) vive più a lungo. Di recente, un gruppo di ricerca tedesco ha analizzato la possibilità di allungare i telomeri attraverso un semplice cambio dei comportamenti. Camminare ad esempio ha questo tipo di azione e consente di documentare sia nei topi che negli uomini un aumento netto e significativo della sopravvivenza cellulare.
Nei topi si è potuto verificare anche un effettivo aumento della sopravvivenza vitale, mentre per l'uomo il dato è induttivo, ma corrisponde ai rilievi epidemiologici già noti da tempo.
Gli studi su questo specifico argomento, pubblicati  su Circulation, hanno quindi consentito di evidenziare con certezza che l'esercizio fisico riesce ad allungare i tempi di sopravvivenza cellulare (sia per uomini che per i topi) e che sicuramente allunga la vita nei topi e con altissima probabilità anche negli esseri umani.
Semplice, gratuito, efficace. I milioni di persone che continuano a spendere denari nella illusoria trasformazione estetica che copre l'età, attanagliati dalla paura dell'invecchiamento, dovrebbero probabilmente solo iniziare a fare delle passeggiate, per schiarirsi le idee, capire i veri obiettivi della propria vita e mantenersi giovani.

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