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venerdì 30 marzo 2012

Conosciamo gli olii essenziali: VANIGLIA

La vaniglia (Vanilla pianifolia) è una pianta rampicante di origine centroamericana. L' olio essenziale si ricava dalla resina dei bacelli fermentati ed essiccati. 

Principali proprietà dell'olio essenziale di vaniglia

Aromatizzante, rilassante, riequilibrante, antifame nervosa, antidepressivo e antiacidità gastrica.

Impieghi più comuni dell'olio essenziale di vaniglia

Esercita effetti rilassanti. È stimolante e riequilibrante, aiuta nelle depressioni. Possiede ottime qualità antiacide e gastroenteriche.
Con l' olio essenziale di vaniglia si possono preparare deodoranti che neutralizzano i cattivi odori, senza inibire la sudorazione, ma mettendo in risalto l’odore della persona.
Ottimo per profumare le miscele per il viso, l' olio essenziale di vaniglia va bene per tutti i tipi di pelle perché è un equilibrante. Questa essenza viene usata come agente aromatizzante in prodotti farmaceutici, trova impiego anche come ingrediente di fragranza in profumeria, specie nei tipi orientali.

Alcune modalità di utilizzo dell'olio essenziale di vaniglia

- In caso di fame nervosa: applicare una goccia di essenza sulla parte interna dei polsi, poi frizionarli con una certa energia l’uno contro l’altro, mentre si sollevano le braccia verso l’alto, per meglio inalarne l’aroma che si sprigiona, attraverso una profonda respirazione.
- Per aromatizzare un frullato di frutta: unire una goccia di olio essenziale di vaniglia ad un cucchiaino di miele a un bicchiere di frullato di frutta di stagione, mescolare bene e bere.

Precauzioni d’uso

Atossico, questo olio essenziale può dare luogo a fenomeni di sensibilizzazione. Viene ampiamente adulterato.

(Tratto da Riza)

giovedì 29 marzo 2012

Come difendere i nostri amici animali da pulci e zecche in modo naturale!

Già dal mese di marzo nelle zone più temperate del nostro Paese è possibile imbattersi in insetti molesti: pulci, zecche e anche zanzare e pappataci. Data la portata dei disturbi e delle patologie che gli insetti portano con loro, l’industria farmaceutica mettono a punto sempre nuovi e più potenti insetticidi per combatterne la presenza. La ricerca di alternative più naturali per sé e per i propri animali, insieme alla sempre più forte resistenza da parte degli insetti, però, stanno portando anche le industrie su una diversa strada: a fianco dei prodotti antiparassitari e insettorepellenti di matrice “chimica”, che se vengono applicati con regolarità aiutano gli animali ma - nel tempo - li intossicano, molti sono i prodotti a base naturale e fitoterapica proposti da piccoli laboratori così come anche da famose multinazionali.

Tutti questi preparati naturali sono costituiti da sostanze ed estratti che hanno la proprietà di rendere l’ animale meno “appetibile” agli insetti, che quindi vengono tenuti lontani. Ovviamente con queste sostanze non si riesce ad avere una protezione al 100%, ma danno buoni risultati e limitano l’uso di insetticidi di sintesi ai soli momenti di maggior rischio.           

Gli oli repellenti sono efficaci sui cani e anche sui gatti

Molto efficaci si rivelano anche i repellenti esterni a base di oli essenziali di citronella, menta e geranio, eucalipto. Attenzione a non farli entrare negli occhi: sono irritanti.

Come fare

Si mette una sola goccia di questi oli in 250 ml di acqua, si imbeve del cotone e si passa sul pelo ogni giorno, soprattutto su orecchie, genitali e parti glabre. In commercio esistono anche miscele spray già pronte. Gli oli essenziali possono essere anche aggiunti allo shampoo (2 gocce) per ottenere un bagno antiparassitario.

Gli integratori antiparassitari proteggono la cute ed evitano punture e caduta del pelo
 
Lievito di birra e aglio nella pappa

Utilissimi come integratori da assumere per via orale sono il lievito di birra e soprattutto l’aglio che, aggiunti nella ciotola, rendono il pelo folto e la pelle di cani e gatti sgradevole agli insetti, senza provocare nessun tipo di secrezione sgradevole; basta mezzo spicchio di aglio al giorno, schiacciato e mescolato al cibo.

Oli di girasole, lino e borragine per via orale

Anche gli oli di origine vegetale agiscono come supplementi nutrizionali di acidi grassi essenziali e antiossidanti utili per il mantello e la pelle di cani e gatti. Svolgono anche una buona azione contro il prurito. Si tratta in particolare degli oli di girasole, lino, borragine, e olio di pesce. 
Ognuno di questi oli ha un contenuto specifico particolare di acidi grassi per cui possono essere usati in alternanza e secondo il gusto dell’animale. Il dosaggio non deve comunque superare il cucchiaino da tè per i cani di taglia grande e gigante, mezzo cucchiaino da caffè per i gatti e i cani piccoli, da somministrare ogni 2-3 giorni.

Alghe ed estratti d’erbe per alzare le difese

Altri supplementi con un’azione insetticida sono l’erba medica e l’alga klamath per gli oligoelementi dei quali sono ricche. Così pure gli estratti secchi di Olea europaea (che agisce nelle malattie della pelle, infestazioni da parassiti e prurito) e Centaurium (che agisce nelle infestazioni da parassiti frequenti e contro l’indebolimento delle difese).

(Tratto da Riza)

mercoledì 28 marzo 2012

Conosciamo gli olii essenziali: YLANG YLANG

Grande albero tropicale, l' Ylang Ylang ha grandi fiori rosa, malva o gialli. Questi ultimi sono i migliori per l’estrazione di olio essenziale.

Principali proprietà dell'olio essenziale di Ylang Ylang

Antinfiammatorio, antispasmodico, ipotensivo, calmante del cuore e del sistema nervoso, antisettico, afrodisiaco.

Impieghi più comuni dell'olio essenziale di Ylang Ylang

L’olio essenziale di ylang ylang si usa soprattutto per gli effetti rilassanti. L’aroma inebriante ha un effetto liberatorio: sblocca, libera, placa, distende, scioglie ansie e tensioni.
È un olio essenziale altamente indicato per massaggi distensivi. Per queste stesse ragioni è adatto ad alleviare i fastidi causati dalla tensione premestruale ed è consigliato come essenza afrodisiaca, in caso di impotenza o frigidità. L' olio essenziale di Ylang Ylang esercita un’azione regolatrice sul cuore: calma la tachicardia e le palpitazioni, fa scendere la pressione alta, placa l’affanno. Può essere usato come rivitalizzante di capelli e unghie.

Alcune modalità di utilizzo dell'olio essenziale di Ylang Ylang

- L' olio essenziale di Ylang Ylang per è indicato per le donne con disturbi dell’umore nel periodo premestruale, mestruale e della menopausa.
- Regolarizza le funzioni ovariche in caso di disturbi del ciclo; favorisce un maggior contatto con la propria femminilità: in tutti questi casi effettuare bagni aromatici e applicazioni con automassaggio a livello dell’addome, diluendo l’essenza all’1% in olio di avocado e olio di germe di grano.

- L' olio essenziale di Ylang Ylang stimola la crescita dei capelli e combatte l’eccesso di sebo: utilizzarne 1-2 gocce diluite in un cucchiaio di vodka.
Precauzioni d’uso
Atossico, non irrita, ma sono stati riferiti alcuni casi di sensibilizzazione. Usare quest 'olio essenziale con moderazione, in quanto il suo profumo inebriante può causare cefalea o nausea.

(Tratto da Riza)

lunedì 26 marzo 2012

Oggi per pranzo:Soufflè Light agli asparagi


Ingredienti per 4 persone

200 g di asparagi
10 g di farina
15 g di burro
3 tuorli
4 albumi
15 cl di latte
noce moscata
sale
pepe

Come si prepara

Prepara la besciamella insaporendola con la noce moscata. Lessa gli asparagi tagliati a tocchetti in acqua bollente salata, scolali e passali al mixer per ridurli in purea, lasciandoli asciugare sul fuoco se dovessero essere troppo acquosi. Unisci alla besciamella il passato di asparagi e i tuorli leggermente sbattuti. Monta a neve ben ferma gli albumi con un pizzico di sale e incorpora al composto di asparagi. Imburra uno stampo da soufflé, versa il composto e inforna a 190 gradi per 30 minuti.

venerdì 23 marzo 2012

Conosciamo gli olii essenziali: LAVANDA

La lavanda è un arbusto sempreverde mediterraneo a fusti eretti, con foglie lineari e fiori raggruppati in sottili spighe blu violette dai quali si estrae l' olio essenziale.

Principali proprietà dell'olio essenziale di lavanda

Antidepressivo, antispasmodico, antinfiammatorio, cicatrizzante, antisettico, antireumatico, analgesico, decongestionante, sudorifero, insettifugo, riequilibrante nervoso, rilassante.

Impieghi più comuni dell'olio essenziale di lavanda

L’essenza di lavanda è un ottimo sedativo del sistema nervoso centrale: calma l’ansia, l’insonnia, l’agitazione e il nervosismo. Esercita un’azione riequilibratrice, essendo contemporaneamente tonica e sedativa. È utile in caso di incidenti, mediante inalazione dell’aroma o compresse da applicare sulla parte lesa, oppure una goccia da frizionare sul plesso solare.
Ha proprietà analgesiche, antisettiche e antibiotiche che la rendono molto valida nel trattamento di tutte le malattie da raffreddamento: influenza, tosse, raffreddore, sinusite, catarro. In tutti questi casi, è consigliabile usarla per via inalatoria o in frizione locale.
L' olio essenziale di lavanda agisce sullo stomaco e sull’intestino: stimola l’attività di fegato e bile, le secrezioni gastriche e la peristalsi intestinale.
Calma dolori e spasmi addominali e può dare beneficio in caso di dolori mestruali (è però da evitare in caso di mestruazioni abbondanti).
Ha un’azione diuretica ed è un ottimo antisettico, che contrasta le affezioni del sistema genito-urinario come le cistiti.
L' olio essenziale di lavanda allevia i dolori muscolari; ha anche proprietà cicatrizzanti e qualche goccia di lavanda apporta sollievo in caso di tagli, ferite, piaghe, punture d’insetti, eritemi da medusa.
È un’ottima essenza per i bambini: tanti piccoli disturbi infantili (coliche, irritabilità, raffreddori, agitazione notturna ecc.) possono essere alleviati da un massaggio sulla nuca o sul petto con qualche goccia dell’essenza messa sul cuscino o nell’erogatore d’aromi.

Alcune modalità di utilizzo dell'olio essenziale di lavanda


- Per alleviare mal di testa, tensione nervosa, stress, insonnia: 2 gocce di olio essenziale di lavanda massaggiate alle tempie, ai polsi e alla nuca, inspirando l’aroma lentamente e profondamente, alleviano il dolore e la tensione e aiutano a riarmonizzarsi con se stessi e gli altri.
- Per favorire la pulizia della pelle impura e acneica: miscelare un po’ di argilla verde (oppure polvere finissima di mandorle) con un po’ d’acqua, 2 gocce di lavanda, qualche goccia di succo di limone e un cucchiaino di miele. Applicare sul viso e rimuovere con acqua tiepida prima che secchi del tutto.
- In caso di coliche: massaggiare 1 o 2 gocce di olio essenziale di lavanda sull’addome.


Precauzioni d’uso

Non è tossico né irritante e non produce effetti di sensibilizzazione.

Lo puoi trovare su www.veranatura.it

(Tratto da Riza)

giovedì 22 marzo 2012

Intolleranze alimentari:cosa sono?

Capita a volte, pur senza essere affetti da una malattia precisa, di soffrire di disturbi ricorrenti e persistenti di cui non si riesce a venire a capo: gonfiori, capogiri, cefalea, stanchezza cronica, dermatiti o improvvisi cambiamenti di peso, ma anche astenia, insonnia, forme lievi di depressione. La causa potrebbe essere un’ intolleranza alimentare, fenomeno che negli ultimi anni si è ingigantito in maniera esponenziale: studi europei stimano una percentuale di incidenza delle intolleranze intorno al 13% nei bambini e al 10% negli adulti.

È l’intestino che si ribella ai cibi “sbagliati” Le persone che sono affette da intolleranze accusano disturbi per anni, provando ogni tipo di cura senza accorgersi che tutto può dipendere da un certo alimento non gradito al loro metabolismo. L’ intolleranza può essere dunque il sintomo di una reazione dell’organismo a cibi comuni, insospettabili, ma che costituiscono uno stimolo tossico capace di dare luogo a numerosi problemi. Quando questi cibi sono assunti a lungo e in quantità elevate, creano un accumulo di sostanze sgradite che danno luogo ai vari disturbi. L’organo coinvolto in questo processo è in primo luogo l’intestino, che recepisce alcuni cibi come “tossici”, coinvolge il sistema immunitario e scatena le reazioni infiammatorie.

Distinguere allergie e intolleranze

Le allergie sono la risposta del sangue a una sostanza estranea Le allergie sono la reazione improvvisa e acuta dell’organismo (in particolare del sangue) a determinate sostanze irritanti (detti “allergeni”) presenti in pollini, profumi, polveri, vaccini, ma anche in alcuni cibi, come latte, uova, crostacei e molluschi, frutti di bosco, pomodori, banane, kiwi. L’allergia è scatenata dalla presenza nel sangue di speciali anticorpi, le IgE: se questi anticorpi entrano in contatto con gli allergeni, possono provocare manifestazioni fisiche immediate e violente.
I sintomi: si manifestano in modo violento e sono di tipo cutaneo e/o respiratorio.  
La diagnosi: prevede esami del sangue e test cutanei, come Patch Test, Rast e Prick Test.

Le intolleranze sono la reazione dell’intestino a certi cibi Le intolleranze alimentari sono una reazione lenta, subdola e progressiva dell’intestino che non tollera l’ingestione massiccia di certi cibi, come ad esempio il grano, i latticini, le uova, ecc. A differenza delle allergie, le intolleranze si manifestano gradualmente e non in modo violento, e sono sempre associate alla quantità dell’alimento che viene ingerita.  
I sintomi: non si manifestano subito dopo l’ingestione del cibo ma possono affiore col tempo. Sono soprattutto problemi gastrointestinali, dermatologici o respiratori. 
La diagnosi: si effettua con esami specifici, come il Dria Test e il Vega Test. Molto utile è la dieta di eliminazione: evidenzia se i sintomi si attenuano togliendo il cibo sospetto.

E ora, valuta da solo se sei un tipo intollerante

Leggi qui sotto, annota i tuoi sintomi e scopri se sei a rischio 
Elenco qui sotto i sintomi più comuni delle intolleranze alimentari: se ne hai più di 5, potresti essere un soggetto a rischio.

Sintomi organici
  • Afte
  • Artrite
  • Asma
  • Cefalea
  • Coliche
  • Diarrea
  • Dolori muscolari
  • Dimagrimento o ingrassamento eccessivi e improvvisi
  • Gas intestinali
  • Intestino irritabile
  • Nausea e vomito
  • Sinusite
  • Stipsi

Sintomi epidermici
  • Acne
  • Cellulite
  • Eczema
  • Dermatite atopica
  • Orticaria
  • Ritenzione

Sintomi psicosomatici
  • Ansia
  • Depressione
  • Disturbi del sonno
  • Sindrome premestruale
  • Stanchezza cronica
I cibi comuni che possono causare intolleranze
Le intolleranze nascono dal consumo eccessivo di cibi che piacciono a tal punto da non poterne fare a meno, e verso i quali si è sviluppata una vera e propria dipendenza psicofisica. Perciò in tali casi, come primo rimedio è opportuno evitare di mangiare gli stessi cibi tutti i giorni, e fare attenzione a quelli che piacciono troppo. Ricordiamo inoltre che qualsiasi alimento, consumato spesso e in dosi massicce, può risultare intollerato, soprattutto dopo un periodo di stress o una malattia, situazioni che affaticano sia l’intestino che le difese immunitarie.

Grano
 


Le cause Essere intolleranti al grano (o frumento) non significa essere celiaci, cioè intolleranti al glutine (la proteina contenuta nel grano). Le persone intolleranti al grano soffrono non a causa del glutine, ma perché sono intolleranti a tutte le componenti di questo cereale.
I sintomi Gonfiore addominale, disturbi gastrici, difficoltà digestive; a volte, eruzioni cutanee, improvvise variazioni di peso, ritenzione.
I cibi a rischio Pane e prodotti da forno, corn flakes, pizza, carne e verdure impanate, dolci, birra, whisky e gin.


Latte e latticini
 
Le cause L’ intolleranza al latte e ai latticini può essere di due tipi: al lattosio, quando cioè l’intestino è incapace di assorbire questo zucchero complesso che si trova nel latte, o alle proteine del latte, tipica dei bambini.

I sintomi Dolori addominali, gonfiore, meteorismo e colite. In rari casi si notano perdita di peso e malassorbimento.

Gli alimenti no Latte vaccino, latte di capra o di pecora, di bufala, latticini freschi, gelati, panna e tutti i dolci, i biscotti, le zuppe, le creme e le salse contenenti latte.

Lieviti 
Le cause I lieviti di birra o di pane usati per consentire ai prodotti a base di farina di inglobare aria e di diventare soffici spesso vengono mal assorbiti dall’intestino, che tende a gonfiarsi, a non metabolizzare i principi nutritivi e ad evacuare in modo irregolare.

I sintomi Disturbi gastrointestinali e eruzioni cutanee.

I cibi da evitare Pane, pasta da pane, pizza, brioches, pasticcini, torte, birra, sidro, ma anche formaggi fermentati, panna acida, salsa di soia, funghi, integratori a base di lievito.

Uova 
Le cause L’ intolleranza alle uova può essere scatenata dall’albume o dal tuorlo (e questo si può essere verificato con i test alimentari sulle parti separate) o anche dall’uovo intero.

I sintomi Crampi, gonfiori, disturbi digestivi, spesso accompagnati da eczemi, dermatiti, afte, acne e - talvolta - anche da disturbi respiratori.

Cosa non mangiare Tutti i cibi preparati con le uova: maionese, pasta all’uovo, ravioli, prodotti precotti o piatti pronti che contengono impanature, torte, gelati, budini, creme industriali.ó

Frutta secca e soia 
Le cause Anche le noci, le nocciole, le arachidi, i semi oleosi e la soia possono rilasciare a livello intestinale sostanze che col tempo irritano la mucosa digestiva e provocano fenomeni di malassorbimento e la secrezione di una sostanza irritante, l’istamina.

I sintomi Cattiva digestione, fermentazione intestinale, dermatiti.

Devi rinunciare a... Noci, nocciole, arachidi, mandorle, anacardi e tutti i prodotti industriali che contengono gli oli estratti da questi cibi. La soia compare come ingrediente in molti alimenti, come gelati e yogurt di soia, tofu, hamburger vegetariani e cioccolata.

(Tratto da Riza)

martedì 20 marzo 2012

Conosciamo gli olii essenziali: EUCALIPTO

L' eucalipto è un grande albero australe sempreverde che può raggiungere anche i 100 metri d’altezza. L’ olio essenziale viene estratto per distillazione in corrente di vapore delle foglie e dei ramoscelli freschi o parzialmente essiccati.

Principali proprietà dell'olio essenziale di eucalipto


Espettorante, mucolitico, antisettico, analgesico, antispasmodico, antireumatico, antiseborroico, febbrifugo, cicatrizzante, deodorante, diuretico, antiparassitario, insettifugo.
 
Impieghi più comuni dell'olio essenziale di eucalipto


- L’ eucalipto è indicato nelle malattie da raffreddamento e svolge un’azione benefica per le vie respiratorie. Decongestiona le mucose, calma la tosse, fluidifica l’espettorato, manifestando i suoi effetti rapidamente.
- In caso di febbre, contribuisce a far scendere rapidamente la temperatura corporea.
- Antibiotico naturale e diuretico dalla forte azione antinfiammatoria, l’olio essenziale di eucalipto è efficace in caso di cistiti, uretriti e cellulite.
- In caso di anemie, astenie e stanchezza persistente, sarà un ottimo stimolante del sistema nervoso centrale.
- L’olio essenziale di eucalipto viene utilizzato anche per piaghe, bruciature, herpes ed eruzioni cutanee.

Alcune modalità di utilizzo dell'olio essenziale di eucalipto


- Per stimolare le difese dell’organismo, all’esordio di una malattia da raffreddamento: frizionare la pianta dei piedi con 2 gocce di olio essenziale di eucalipto e una di limone, diluite in un po’ di olio vegetale (sesamo o vinaccioli).
- Per combattere la forfora e la seborrea: per lavare i capelli, aggiungere 3 gocce di olio essenziale di eucalipto citrodoro a una dose di shampoo neutro.
- In caso di tosse e malattie da raffreddamento in genere: praticare delle inalazioni ponendo 1-2 gocce di olio essenziale in un catino di acqua ben calda.
- In caso di bronchite e altre affezioni polmonari, frizionare petto e schiena con 2 gocce di essenza di eucalipto diluite in un cucchiaio di olio vegetale.
-Contusioni, stiramenti muscolari: massaggiare la zona dolorante con una miscela costituita da un cucchiaio di gel di aloe e una goccia di olio essenziale.
-Per un massaggio defaticante dopo lo sport o in caso di tensioni e indolenzimento muscolare: preparare un olio da massaggio diluendo in 50 ml di olio vegetale (sesamo o vinaccioli) 3 gocce di olio essenziale di eucalipto, 5 gocce di lavanda e 5 gocce di ginepro.
- In caso di cefalea: diluire in 15 ml di olio vegetale 3 gocce di essenza di eucalipto e 3 di lavanda; con una piccola quantità della miscela fare un massaggio alla nuca e dietro le orecchie.

Precauzioni d’uso
Per uso esterno è atossico, non irrita (in diluizione) e non causa effetti di sensibilizzazione. Assunto per via interna l’olio di eucalipto è tossico.


lunedì 19 marzo 2012

FRULLATO DEPURATIVO LIGHT

Frullato disintossicante e depurativo, ottimo per la salute e per la linea.

Ingredienti:
  • 1 cetriolo
  • 1 fetta di ananas
  • mezzo bicchiere di latte di soia
  • 1 cucchiaio di lievito di birra in polvere
  • 1 cucchiaino di miele

domenica 18 marzo 2012

Conosciamo gli olii essenziali: ARANCIO

L'albero di arancio (Citrus aurantium)  è un sempreverde originario della Cina meridionale con foglie ovali e lucide, fiori bianchi e frutti di colore giallo aranciato.
L' olio essenziale di arancio viene estratto mediante spremitura a freddo o distillazione della scorza esterna del frutto giunto quasi a maturazione. Esiste nelle varianti dolce e amara.

Principali proprietà dell’olio essenziale di arancio

L’olio essenziale di arancio è antispasmodico, calmante nervoso, antidepressivo, digestivo, diuretico, anticellulite, antisettico, tonico della circolazione sanguigna e del cuore.

Impieghi più comuni dell’olio essenziale di arancio

L’ olio essenziale di arancio stimola la produzione di bile e accelera la peristalsi intestinale: la sua azione è perciò efficace nel contrastare la costipazione.
Ha un effetto leggermente ipnotico, agisce come calmante: è perciò utile per trattare i disturbi nervosi, l’insonnia.
Combatte inoltre le infezioni, ha azione diuretica e febbrifuga, è un tonico muscolare e nervoso, stimola e rinforza le difese naturali.
Inoltre l’ olio essenziale di arancio agisce efficacemente anche sulla pelle; combatte le rughe e facilita il ricambio cellulare; rassoda i tessuti e contrasta eczemi e dermatosi.
L’ arancio è efficace anche come battericida: può essere usato sotto forma di sciacqui come tonico delle gengive; cura afte, stomatiti e gengiviti.

Alcune modalità di utilizzo dell’olio essenziale di arancio


In caso di depressione lieve, insonnia, ansia: applicare 2 gocce di olio essenziale di arancio dolce (diluite, su pelli delicate, in un po’ di olio di mandorle) a livello della superficie interna dei polsi e frizionarli con una certa energia l’uno contro l’altro, mentre si sollevano le braccia verso l’alto, per meglio inalarne l’aroma che si sprigiona, attraverso una profonda respirazione.
Per trattare la cellulite: fare bagni serali sciogliendo nell’acqua calda della vasca 4 cucchiai di sale marino integrale con 7 gocce di olio essenziale di arancio amaro. Oppure, porre 3 gocce in un cucchiaio di olio di mandorle dolci e massaggiare le zone interessate. In caso di afte, stomatiti e gengiviti: fare degli sciacqui con 2 gocce di olio essenziale di arancio amaro in un bicchiere di acqua tiepida.

Precauzioni d’uso

L’ olio essenziale di arancio è generalmente atossico, non irrita e non causa sensibilizzazione. Se distillato è fototossico; si dovrebbe evitare di applicarlo alla pelle in caso di esposizione diretta ai raggi solari. 
Questo olio lo trovi su www.veranatura.it al seguente link: http://www.veranatura.it/index.php?option=com_hikashop&ctrl=product&task=show&cid=112&name=olio-essenziale-di-foglie-d-arancio&Itemid=321&category_pathway=36

(Tratto da Riza)

giovedì 15 marzo 2012

Frutta e verdura di Marzo

Frutta del mese di marzo:
Arance
Banane 
Limoni
Mele
Pere

Le pere aiutano la funzione intestinale il ricambio dei liquidi nell’organismo e il controllo del colesterolo ematico: le mangeremo mature al punto giusto, con la buccia (se biologiche)
Le pere abate hanno un più elevato contenuto di sostanze antiossidanti.

Verdura del mese di marzo:
- Broccoli
- Carciofi
- Carote
- Cavolfiori
- Cavolini di Bruxelles
- Cavolo cappuccio
- Cavolo verza
- Cicoria e cicorino
- Cipolle e cipollotti
- Crescione
- Finocchi
- Indivia
- Lattuga e lattughino
- Porri
- Rape
- Rucola
- Scorzonera
-Spinaci 
- Valerianella (o Soncino)


Tra queste sono il crescione (meglio se mangiato crudo o in succo), la scorzonera e la cicoria (specie se selvatica) ad avere le più spiccate proprietà depurative: ottimo il tarassaco che si raccoglie nei campi.
Le cipolle, ricche di composti solforati, contrastano le sostanze inquinanti,fluidificano il sangue, regolano il metabolismo, contrastano batteri e virus.
Le rape contengono acidi grassi essenziali ω-7 (acido nervotico), indispensabili per il buon funzionamento delle cellule nervose.
La lattuga è un’ottima fonte di clorofilla e vitamina K.

(Tratto da Naturopatiaonline)

mercoledì 14 marzo 2012

Passata pronta?Sì ma BIO

 

I sughi pronti possono essere una facile soluzione per preparare un primo piatto veloce, ma non sempre risultano completi dal punto di vista nutrizionale. La qualità e il valore nutritivo del sugo cambiano in base al tipo di ricetta, alla sua preparazione, alle percentuali e alla qualità degli ingredienti, ai metodi di conservazione, all’aggiunta di additivi. Spesso i sughi industriali di bassa qualità sono calorici e privi di sostanze vitali. Meglio privilegiare quelli provenienti da aziende che lavorano con ingredienti biologici.

I sughi del supermercato sono confezionati in vasetti di vetro o in vaschette di plastica trasparenti. Le troviamo nel reparto frigo e hanno una data di scadenza più breve, perché hanno subito un trattamento di conservazione meno incisivo rispetto ai condimenti nei vasetti di vetro o ai surgelati, trattati termicamente o sterilizzati. Il contenuto calorico di questi sughi varia in base agli ingredienti. In genere, è bene privilegiare i sughi vegetali rispetto ai ragù di carne, che sono meno grassi e meno calorici.

L’etichetta deve indicare le calorie e anche l’origine dei vari ingredienti

Sull’etichetta nutrizionale dev’essere indicata prima di tutto la percentuale delle calorie totali del prodotto, che varierà da azienda ad azienda. Per esempio: un vasetto di pesto da 100 g preparato con formaggio, pinoli, olio e basilico può contenere dalle 400 alle 600 calorie.
L’etichetta ci dirà anche se sono stati aggiunti coloranti, aromi e additivi: tra questi è possibile trovare l’acido lattico, additivo chimico che non è nocivo alla salute e serve per “stabilizzare” gli ingredienti. Vanno evitati i sughi che contengono aromi non “naturali”.

In etichetta verifichiamo infine anche la percentuale dell’ingrediente principale del sugo. Se un sugo alle melanzane contiene una bassa percentuale di questo ortaggio è facile supporre che siano stati aggiunti degli aromi di sintesi per rendere più gradevole il sapore del prodotto, che quindi risulta troppo ricco di additivi. Se l’olio è il principale ingrediente del sugo, allora il contenuto del vasetto sarà da dosare con parsimonia, perché troppo ricco di calorie.

Di basilico e pomodoro, i migliori

Se c’è qualche chilo da smaltire, è meglio scegliere sughi di qualità biologica certificata che contengono una cospicua base di pomodoro, solo olio extravergine d’oliva (e non il semplice “olio di oliva”) nessun conservante, colorante e additivo chimico. Questi sughi sono facilmente reperibili on line, nei negozi di alimentazione naturale o in alcuni supermercati.

Anche il pesto risulta un ottimo condimento a patto che sia prodotto con ingredienti Dop (ovvero a denominazione di origine protetta) olio extravergine d’oliva, nessun conservante e/o aroma. Costerà un po’ di più ma sarete sicuri di mangiare un alimento naturale e sano. L’unica accortezza è di usarne poco perché il pesto, data l’alta percentuale di olio che contiene, è un condimento molto calorico. In ogni caso, quando i sughi sono biologici e naturali, hanno un sapore più deciso che consente di ridurre notevolmente dosi e calorie.

L’idea in più: combinarli con gli ortaggi freschi

Una buona tattica per utilizzare quantitativi inferiori di sughi pronti è combinare questi ultimi con gli ortaggi freschi: in questo modo si riducono le calorie e si aumenta non solo la quantità ma anche il potere saziante del prodotto conservato e, nel contempo, lo si arricchisce con le vitamine, le fibre e gli enzimi dei vegetali freschi.

Attenzione alla confezione

Prima di acquistare le salse e i sughi pronti bisogna accertarsi dell’integrità delle confezioni. Se sono nel vetro, occorre verificare che non ci siano crepe e incrinature sul vasetto; per i barattoli in vetro fate anche attenzione che non sfiatino all’apertura: in questo caso possono essere mal conservati. Per i sughi refrigerati, contenuti nelle vaschette di plastica, accertarsi che non siano deteriorate o bucate.

(Tratto da Riza)

lunedì 12 marzo 2012

Scrub Idratante con zucchero di Canna

Questa maschera è adatta per pelli normali e miste.
 


INGREDIENTI
- 3 cucchiai di scorza d’arancia
- 3 cucchiai di zucchero di canna 

- Olio di mandorle dolci (lo trovi su: http://www.veranatura.it/index.php?option=com_hikashop&ctrl=product&task=show&name=olio-di-mandorle-dolci-biologico-emolliente-ed-addolcente&cid=85&Itemid=258&category_pathway=31)
- 2 gocce di olio essenziale di limone (lo trovi su:http://www.veranatura.it/index.php?searchword=limone&searchphrase=all&Itemid=258&option=com_search)

Mescolate in un contenitore la scorza d’arancia grattugiata e lo zucchero di canna. Versate poco alla volta l’olio di mandorle dolci, fino a coprire appena lo zucchero e la scorza grattugiata. Dopo aver girato bene gli ingredienti, aggiungete l’olio essenziale di limone e mescolate un’ultima volta. Applicate sul viso massaggiando molto delicatamente; sciacquate con acqua tiepida e passate un tonico per eliminare l’oleosità in eccesso.


PROPRIETà:

Lo zucchero di canna svolge un’azione esfoliante. L’olio di mandorle dolci ha proprietà idratanti ed elasticizzanti. La buccia d’arancia deterge la pelle, mentre l’olio essenziale di limone la purifica
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(Tratto da ClioMakeup)