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venerdì 29 luglio 2011

Prevenire l'ipertensione con l'anguria


L'anguria appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee. Il frutto, tondo od ovale, è ricchissimo di acqua, ma contiene anche zuccheri, vitamine A e C, minerali, tra cui il potassio, che svolge attività depurativa; il colore rosso della polpa è dovuto alla presenza di carotenoidi (tra cui il licopene), importanti sostanze antiossidanti. Secondo uno studio condotto in Florida l'anguria sarebbe in grado di contrastare una condizione chiamata pre-ipertensione, che precede l'insorgenza di ipertensione vera e propria: il merito sarebbe il suo contenuto di L-citrullina, un aminoacido che gioca un ruolo importante nel mantenimento dell'elasticità delle pareti delle arterie e quindi nella regolazione della pressione arteriosa.

Con l'arrivo del caldo possiamo preparare un frullato a base di polpa d'anguria che oltre a spegenere la sete, disintossica e depura.
 
Ingredienti per 2 persone:
300 g di anguria a dadini
200 g di fragole
60 g di sorbetto (al lampone o alla fragola)
1 cucchiaio di succo di lime


semplicemente frulliamo insieme tutti gli ingredienti e gustiamo!!

mercoledì 27 luglio 2011

Marmellata di pesche e menta



Ingredienti:
1 kg di pesche
500 g di zucchero
1 limone non trattato
150 g di menta trattata

Tagliare le pesche a pezzetti, metterle in un recipiente sul fuoco con il succo, la menta e la scorza di limone tritata. Far cuocere come per una normale marmellata, invasare e bollire.

Tisana drenante

Ingredienti:

- 80 g di Tarassaco
- 80 g di Ciliegio
- 20 g di Betulla
- 20 g di Equiseto o Ortica

Fate bollire due cucchiai di questa miscela un litro d’acqua per circa cinque minuti. Lasciate riposare in infusione e poi filtrate. Bere 1/2 litro al mattino e 1/2 alla sera prima di coricarsi.
A questa tisana drenante si puo’ associare un pediluvio sgonfiante di acetosa. Fate bollire per dieci minuti in due litri d’acqua 50g di acetosa. Filtrate e  aggiungete all’acqua del pediluvio.

martedì 26 luglio 2011

Lo jogging


Ogni anno con l’arrivo della bella stagione dilaga la moda del jogging che contagia tutti, dalle casalinghe ai manager.
Correre per le strade della città o, ancor meglio, circondati dal verde di un parco è uno dei metodi più efficaci per recuperare la forma perfetta, senza rinchiudersi in una palestra, ma godendosi il piacere di stare all’aria aperta.
Perché lo jogging dia però i risultati sperati, è bene non esagerare e seguire alcune semplici regole.

Per i più pigri, meglio cominciare con un check-up

Lo jogging è uno sport adatto a tutti: a chi si allena durante tutto l’anno, ma anche ai più oziosi.
In quest’ultimo caso sarebbe però opportuno sottoporsi a una visita medica, facendo particolare attenzione allo stato di salute di cuore, arterie e articolazioni, soprattutto se si è in sovrappeso.

Parola d’ordine: gradualità

Ascoltare il proprio corpo e non strafare è una regola da tenere sempre a mente, soprattutto per chi non ha praticato attività fisica durante tutto il resto dell’anno.
Con la corsa, la frequenza cardiaca può aumentare infatti molto rapidamente e, in assenza di allenamento, l’organismo si troverà a lavorare in carenza di ossigeno, producendo così acido lattico.
Il rischio è quindi quello di scoraggiarsi per il troppo affaticamento o di dover interrompere gli allenamenti a causa dei dolori muscolari.
Per iniziare, è consigliabile alternare pochi minuti di corsa con una camminata veloce, aumentando con il tempo durata e velocità dell’allenamento. Il tutto calibrando bene le energie, in modo da compiere sessioni di almeno 30 minuti.

Continuità e costanza per un risultato assicurato

Correre un giorno ogni tanto non produce nessun risultato, né in termini di allenamento, né in termini di chili persi.
L’ideale sarebbe correre tutte le settimane, possibilmente 3 o 4 giorni, e seguendo la regola dell’alternanza carico-riposo che prevede di inframezzare le sedute di jogging con una giornata di riposo, essenziale per non sovraccaricare troppo i muscoli.

Chi va piano, va sano e va lontano

Correre a velocità sostenuta, ma per pochi minuti: ecco l’errore compiuto più frequentemente, soprattutto dai neofiti. Un allenamento di maggiore durata, ma a un ritmo più blando è, invece, il metodo migliore per perdere peso.
Il segreto del jogging è quello di essere uno sport aerobico durante il quale l’organismo, compiendo un’attività prolungata nel tempo ma di intensità non troppo elevata, ha a sua disposizione l’ossigeno necessario per produrre energia “bruciando” i grassi presenti nei tessuti adiposi.
Al contrario, se si compie uno sforzo eccessivo l’organismo, rimasto in carenza di ossigeno, è costretto a consumare zuccheri invece che grassi. E in questo caso, il risultato, in termini di chili persi, sarà deludente.

Per trovare il giusto ritmo, ascolta il tuo cuore

Per essere certi di non sovraccaricare l’organismo con uno sforzo eccessivo, si può portare con sé un prezioso alleato, il cardiofrequenzimetro. Monitorando le pulsazioni cardiache potrete infatti essere certi di compiere un’attività aerobica, e quindi di bruciare grassi.
Il range di frequenza cardiaca da mantenere è soggettivo, ma potrete calcolarlo considerando che si dovrebbe aggirare intorno al 70% della frequenza cardiaca massima, che si ottiene applicando una semplice formula: 220 - gli anni di età.

(Tratto da Saperesalute)

lunedì 25 luglio 2011

Proteggiamo occhi e pelle con le zucchine

Dall'ortolano si trovano ormai tutto l'anno, ma è soprattutto d'estate che le zucchine e i loro fiori sono più ricchi di proprietà nutritive di pronto utilizzo. Le zucchine, che appartengono alla famiglia delle cucurbitacee (di cui fanno parte anche le zucche, le angurie e i cetrioli) sono una miniera di acqua e di fibre indispensabili per mantenere pulito l'intestino durante il periodo più caldo dell'anno.

Nelle zucchine è altissima la percentuale di sali minerali (tra cui spiccano potassio, ferro e fosforo) e di vitamine, soprattutto la E e quelle del gruppo B. che sono indispensabili per l'efficienza del sistema nervoso e per conservare la salute dei tessuti. Ma le zucchine sono soprattutto una fonte di luteina, un carotenoide che ha effetti curativi sugli occhi, che "arrivano all'estate" stanchi e sono messi a dura prova dalla luce intensa del sole, dall'aggressione del vento, del calore e della salsedine contenuta nell'acqua di mare. Recenti ricerche scientifiche confermano che la luteina non solo svolge un'azione anti-arteriosclerotica e antinfiammatoria, ma protegge anche la retina dalla degenerazione dovuta all'invecchiamento e allo stress.
Per tutte queste proprietà le zucchine si candidano ad essere l'ortaggio jolly da consumare tutti i giorni per tutto agosto.
Non gettate la buccia, è la più preziosa
La parte più preziosa e "curativa" delle zucchine è la buccia, che spesso viene eliminata: tenera e saporita, è un'ottima fonte di acido folico e di carotenoidi (tra cui la luteina) che migliorano l'elasticità cutanea, favoriscono una buona digestione e aiutano anche la funzione visiva.
Per consumare la buccia senza rischi, basta spazzolare bene le zucchine sotto l'acqua corrente e risciacquare gli ortaggi con acqua e al limite bicarbonato.
Ricetta: l'insalata che nutre la retina
Le zucchine e i loro fiori sono ideali mangiati crudi in insalata per fare scorta di vitamine e antiossidanti. Ecco un'insalatona molto saziante, diuretica e leggermente lassativa, perfetta dunque per risolvere il pasto di mezzogiorno in estate.

Ingredienti (per 2 persone)
-  2 zucchine medie (o 4 piccole)
-  8-10 fiori di zucchina
-  2 foglie di basilico
-  una decina di pomodorini Pachino
-  una pera soda
-  un peperone
-  un cipollotto
-  una manciata di germogli di soia
-  olio extravergine d'oliva q.b.
-  semi di sesamo (un cucchiaino)

Preparazione
Lavare, asciugare ed affettare tutte le verdure. I fiori di zucchina vanno privati del pistillo e spezzettati a mano (non col coltello), le zucchine vanno tagliate a fiammiferini con l'apposito attrezzo, la pera va sbucciata e tagliata a tocchetti e lo stesso vale per pomodorini, peperone e cipollotto. Riunire tutte le verdure in due grandi scodelle e condire con olio, semi di sesamo e foglie di basilico spezzettato.
I vantaggi. Grazie alla presenza dei fiori di zucchina (ricchi di betacarotene) e dei germogli di soia, quest'insalata è benefica anche per la pelle.

(Tratto da Riza)

giovedì 21 luglio 2011

La buona notizia: il 20% dell’energia mondiale dalle rinnovabili

Le fonti “verdi” occupano un ruolo sempre più centrale nella produzione energetica mondiale: nel 2010 quasi il 20% della produzione di elettrica è stato generato da fonti rinnovabili. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto del forum globale sulle rinnovabili Renewable Energy Network for che 21st Century (Ren21).
Rispetto al 2009, la produzione di energia solare è più che raddoppiata nel mondo, grazie agli incentivi promossi dai vari governi e allo stretto controllo dei prezzi dei pannelli fotovoltaici. Il Paese in cui si registra il maggiore sviluppo di energia solare è la Germania, che nel 2010 ha installato più impianti che il mondo intero nel 2009. In Giappone e Stati Uniti le vendite di pannelli sono quasi raddoppiate.
Tuttavia è il vento a trainare la crescita costante delle rinnovabili. “L’energia eolica continua a guidare il settore delle rinnovabili, con sempre nuova capacità installata, maggiore di qualunque altra tecnologia – ha detto, a margine della presentazione del rapporto, Steve Sawyer, segretario generale del Gwec (Global Wind Energy Council) e membro del comitato Ren21.
Dal rapporto di Ren21 appare chiaro il trend a livello mondiale: all’inizio del 2011, almeno 119 paesi (nel 2009 erano stati solo 55) hanno fissato una serie di obiettivi sul fronte delle energie eco e hanno lanciato programmi di incentivi alle rinnovabili a livello nazionale. Nell’Unione Europea le rinnovabili hanno rappresentato circa il 41% della nuova capacità elettrica installata. Inoltre, nel 2010 per la Prima volta i Paesi in via di sviluppo (Cina in testa) hanno superato i paesi industrializzati sul fronte degli investimenti nelle fonti verdi, mentre i paesi sviluppati hanno investito soprattuto nella ricerca e in progetti su piccola scala con Germania, Italia e Usa ai primi tre posti della classifica.
Anche i singoli cittadini possono attivarsi in prima persona per ridurre gli sprechi e tagliare i costi dell’energia. 

(Tratto da Buonenotizie.it)

mercoledì 20 luglio 2011

L'ortica: conosciamola


L'ortica è un'erba perenne, spontanea, coperta di peli urticanti che cresce spontaneamente ovunque. Essa va raccolta proteggendosi le mani con guanti e in cucina è ampiamente impiegata per minestre, risotti, ripieni e frittate (la sostanza utricante viene neutralizzata dalla cottura).
Tuttavia il suo impiego più straordinario è sicuramente in campo erboristico: essa infatti è una pianta ricca di sali minerali, in particolar modo le foglie, che contengono in abbondanza ferro, calcio, silicio, magnesio e fosforo. L'ortica contiene inoltre le vitamine A, C e K, acido formico e gallico, clorofilla, istamina, tannino e carotene.
Una delle principali proprietà di questa pianta è quella antianemica: l'abbondanza di ferro e clorofilla stimolano l'organismo a produrre globuli rossi rendendo così l'ortica un alimento ideale per chi presenta problemi di anemia; essa è, inoltre, depurativa, diuretica, tonificante e ricostituente.
La creatina, contenuta in piccole dosi nell'ortica, ha come proprietà quella di facilitare la digestione e l'assimilazione dei cibi, in quanto facilita la secrezione del succo pancreatico.
Le sue proprietà diuretiche e depurative aiutano l'organismo a eliminare acidi, cloruri e colesterolo e, proprio grazie a ciò l'ortica viene impiegata in caso di gotta, reumatismi e artrite.
Con l'ortica si può preparare un ottimo infuso depurativo lasciando 50 g di foglie fresche in un litro d'acqua per 10 minuti.
Il decotto, invece, assai utile in casi di stress fisico e psichico, si prepara mettendo 30 g di ortica fresca in mezzo litro d'acqua fredda che si porta poi ad ebollizione lasciando bollire per 10 minuti, infine si filtra e si beve, sia caldo che freddo.
Per preparare una pomata a base di ortica, utile per lenire eczemi e psoriasi, si fanno sciogliere 250 g di cera d'api sbiancata in un recipiente a bagnomaria, vi si versano 30 g di foglie d'ortica essiccate e si lascia cuocere il tutto a fuoco bassissimo per circa 2 ore. Infine si filtra il composto in un recipiente coperto da un telo e, mentre la cera è acnora calda la si spreme bene (usando guanti di gomma). La pomata va immediatamente disposta in vasetti di vetro scuro per la giusta conservazione.

martedì 19 luglio 2011

Gelato al lampone


Ingredienti per 8 persone:

350 g di lamponi
1 limone non trattato 
100 g di zucchero
500 g di yogurt

Mettete i lamponi in una casseruola con il succo e la scorza grattuggiata di un limone e lo zucchero.
Cuocete a fiamma bassa per 5 minuti dall'ebollizione, lasciate raffreddare, frullate con un mix ad immersione e passate attraverso un colino per eliminare i semi. Tenete da parte 6 cucchiai di passato di lamponi e mescolate il rimanente con lo yogurt.
Suddividete il composto in 6 bicchierini, versatevi il passato tenuto da parte, infilzate 6 grossi lamponi interi con uno stecco da ghiacciolo e poneteli nel centro del bicchiere. Fate gelare in freezer per circa 8 ore e servite.

I rimedi naturali per la pressione

Una pentola a pressione, un vulcano, un geyser: non è difficile associare immagini di tale portata all'ipertensione, che comporta talvolta sintomi quali vampate di calore e di rossore al viso, ronzii auricolari, cefalea, agitazione psichica e motoria. I sintomi dell'ipertensione descritti intervengono spesso durante o subito dopo un'accesa discussione, una grande emozione, una delusione, un imprevisto e hanno il senso di manifestare l'erompere di emozioni generalmente soggiogate dal controllo razionale. Il vaso arterioso, che delimita e spinge il suo contenuto in tutti i distretti corporei, è infatti paragonabile a una struttura contenitiva, rigorosa, deputata a controllare quest'energia calda e vitale che altrimenti traboccherebbe. Ma quanto più stretto è il controllo su di essa - quanto più, quindi, il vaso si restringe - tanto più tale energia viene sospinta con maggior impeto, diventando ancor più pressante e manifesta.
La personalità di chi ne soffre
Certamente, non si può dire che questi soggetti ipertesi manchino di energia e di spirito di iniziativa: difficilmente infatti riescono a stare con le mani in mano, ma appaiono a loro agio solo quando sono in piena attività, che cercano di condurre in tempi rapidi e con la massima efficienza. Anzi, semmai è proprio il momento del relax e dell'inattività a procurare loro dei problemi e non nascondono il loro fastidio se costretti a rimanere a casa a leggere o ad ascoltare musica.
La loro carica vitale e la loro energia viene spesa anche lasciando sfogare gli istinti, possibilmente sempre in un ambito ben protetto, in cui sanno di poterselo permettere. Così, non è difficile vedere queste persone scatenarsi in discoteca o allo stadio, o improvvisarsi istrioni in casa di amici, salvo poi rientrare il giorno dopo nello stile serioso improntato all'efficienza e alla professionalità che mantengono sul lavoro.
Le cause della crisi ipertensiva
La pressione di base di questi soggetti può anche essere solo di poco superiore alla norma; le crisi ipertensive subentrano infatti solitamente durante o subito dopo un evento emotivo importante, positivo o negativo che sia, e rappresentano un tentativo di arginare e limitare le sensazioni vissute. Controproducenti, però, sono tutti i tentativi di "controllare" le proprie emozioni: più utile imparare piano piano ad accettarle e a viverle in ambiti sempre più allargati.
Le cure fitoterapiche
Con tintura d'olivo e infuso di foglie di cardiaca si regola il flusso sanguigno e si migliora la diuresi.
- L'OLIVO, pianta tra le più caratteristiche della flora mediterranea, è da sempre considerato sotto la diretta influenza del sole: crescendo infatti nelle zone assolate e caldo-temperate, sembra raccogliere e immagazzinare tutta l'energia delle calde giornate estive. Le sue foglie hanno la faccia inferiore, quella che riceve la luce del sole "basso" della mattina e del tardo pomeriggio, opaca e concava, adatta quindi ad accoglierla e ad amplificarla, mentre la faccia superiore, quella che riceve il sole delle ore più calde, lucida e convessa, riflette la luce, smorzandone l'effetto. La singolare capacità dell'olivo di regolare la quantità di luce e di calore che lo investe sembra rendere ragione della sua efficacia nell'equilibrare la pressione del sangue, che al pari del sole, smista calore ed energia in tutto l'organismo. Per queste sue caratteristiche, l'olivo appare particolarmente indicato a personalità dalla chiara impronta "solare", dinamiche, energiche, razionali, volitive, ma anche dotate di una forte carica emozionale: in una parola, le classiche "teste calde".
Le dosi di questo rimedio sono molto variabili, in funzione del tipo di somministrazione, dell'entità del disturbo e della sensibilità individuale. Meglio pertanto incominciare con dosi medio basse e aumentare o diminuire secondo necessità: 15-20 gocce di estratto fluido o 30 di tintura madre 2-3 volte al giorno sono di solito già sufficienti nei casi di ipertensione lieve; la cura di mantenimento può consistere in 5-10 gocce d'estratto fluido la sera.
- La CARDIACA deve il suo effetto anti-ipertensivo sia alla sua azione, diuretica che alla capacità di diminuire la frequenza delle pulsazioni cardiache, rafforzandone la contrazione, e di calmare il sistema nervoso.
Una delle migliori forme di somministrazione è l'infuso: basta porre una manciata di pianta secca in mezzo litro d'acqua bollente, da lasciar riposare per una decina di minuti; se ne possono assumere 2-3 tazze al giorno.
L'omeopatia
Belladonna e Sulphur smorzano i "bollori"
- BELLADONNA è indicata per un soggetto sanguigno ed esuberante la cui caratteristica fondamentale è quella di ammalarsi di colpo mentre è in piena salute. Tutti i disturbi di cui soffre raggiungono in pochissimo tempo il "livello massimo"; altrettanto rapidamente poi i sintomi cessano. Ci possono essere palpitazioni cardiache, con pulsazioni deboli e respiro affannoso o la sensazione che il cuore stia diventando troppo grande. Quando sta male, Belladonna si mette a riposo, cercando di stare al caldo, di evitare rumori, luce e movimento.
- SULPHUR è il rimedio per chi è intollerante a qualsiasi forma di calore: tutti i disturbi sono peggiorati dalle alte temperature (della stanza, del letto, dell'acqua); solo il cibo sfugge a questa regola. Infatti il cibo bollente e lo stare sdraiato sono le due uniche condizioni in cui i sintomi migliorano.
La caratteristica mentale più peculiare del tipo Sulphur è la fantasia inesauribile di cui è dotato. Soffre di vampate di calore, sudorazione profusa, capogiri, nausea, svenimenti, palpitazioni.
I rimedi si assumono alla 5 CH, 5 granuli 2 volte al dì.
I rimedi floreali
Vervain, Vine e Impatiens per chi vive "di corsa"
- Vervain è indicato in caso di iperattività, impossibilità di fermarsi e di rilassarsi; aiuta le persone che vivono sempre "di corsa".
- Vine si consiglia alle persone incapaci di mettere in discussione le proprie opinioni, semplicemente perché si ritengono ineccepibili. Si rischia però l'intransigenza e un'estrema tensione interiore, che si riverbera sull'intero organismo.
- Impatiens è adatto a chi non tollera intoppi di qualunque natura, che anzi possono portarlo ad autentici scoppi d'ira. Si tende a portar via di mano agli altri quanto stanno facendo per terminarlo nel tempo più breve e nel modo migliore.
Posologia: versare 4 gocce del rimedio prescelto in una boccetta da 30 ml con contagocce riempita con acqua naturale e 2 cucchiaini di brandy. La dose è di 4 gocce 4 volte al giorno lontano dai pasti per 3 settimane.


(Tratto da Riza)

lunedì 18 luglio 2011

Tortino di Riso

Ingredienti per 6 persone:

250 g di riso
1/2 kg di patate rosse
1/2 cipolla
1 cucchiaino di rosmarino tritato
40 g di grana grattuggiato
1 litro di latte
40 g di burro
sale
pepe


Versare il latte in una casseruola, portare ad ebollizione e lessarvi il riso 10 minuti o quanto è indicato sulla confezione. Spegnere il fuoco e lasciare riposare coperto per 45 minuti, finchè il risp avrà assorbito tutto il liquido di cottura. Amalgamare 20 g di burro, il grana, il rosmarino, sale e pepe.
Lavare, nel frattempo, cipolle e patate. Affettare sottilmente la cipolla, grattuggiare le patate con una grattugia a fori larghi, sciacquarle e asciugarle, tamponandole con un elo da cucina. Mescolare le patate con le cipolle, sale e pepe.
Imburrare una pirofila con 10 g di burro, suddividervi metà composto di patate e cipolle. Sovrapporre il riso, in uno strato uniforme, completare con il composto di patate e cipolle rimasto; livellarlo.
Cuocere 25 minuti in forno caldo a 180 C°. Sfornare e lasciare riposare 5 minuti, poi servire il tortino tagliato a fette o a cubotti.

giovedì 14 luglio 2011

La frutta di Luglio per combattere il caldo

Per proteggersi dal caldo estivo oltre a bere abbondantemente, è consigliabile ricorrere alle proprietà dissetanti e ricostituenti della frutta di stagione, che grazie ai nutrienti che contiene è in grado di apportante vitamine e sali minerali.


Albicocca. È un frutto molto succoso, nutriente e digeribile; contiene vitamina A, C e potassio.

Anguria. Contiene moltissima acqua e quindi è particolarmente indicato per rinfrescarsi e dissetarsi,  è ricca di vitamina A, C e potassio.

Ciliegia. Anche le ciliegie sono un ottimo frutto contengono vitamine, fibre e sali minerali.

Fragola. Le fragole contengono moltissima vitamina C, (più delle arance) ma anche sali minerali alcalini ( ottimi per contrastare l' acidosi )

Fichi. I fichi contengono fibre, vitamine sali minerali, in particolare ferro e
potassio

Melone. Il melone è il frutto simbolo dell' estate assieme all' anguria. Perfetto per fare il pieno di vitamine, in particolare la A e la C.

Pera. Le pere sono un’ottima fonte di vitamina C e di fibre

Pesca. La pesca contiene molta vitamina A e C

Susina. Le susine sono ottimi lassativi e diuretiche, contengono discrete quantità di vitamina A e di sali minerali come fosforo, calcio e potassio.

mercoledì 13 luglio 2011

Un'ottima colazione...con i cereali!!



Tutti i nutrizionisti sono concordi nell'affermare che la colazione rappresenta il pasto più importante della giornata. Dopo il lungo digiuno notturno infatti il corpo ha assoluto bisogno di carburante per affrontare la giornata. Troppo spesso, però, si inizia male: senza colazione o con i cibi sbagliati, come cappuccio e brioche, che valgono da soli 400 calorie. Per ovviare (e variare il menu mattutino), ci sono i fiocchi di cereali, il muesli e la frutta.

I fiocchi di cereali, nella versione base senza zucchero né cacao, contengono carboidrati (ripartiti in amidi e zuccheri semplici), sono quasi totalmente privi di grassi e hanno un valore energetico di circa 360 calorie l'etto. Gran parte dei cereali oggi, è stata arricchita in ferro e vitamine (soprattutto C, E e del gruppo B). Questo li rende adatti sia ai ragazzi che agli adulti che sempre più spesso sono costretti dai ritmi lavorativi a consumare un pranzo veloce e povero di nutrienti preziosi.
I cerali, ideali anche con la frutta
Fra le varianti di cereali proposti dal mercato esistono quelli al cacao, al miele, con frutta secca, che presentano un apporto calorico più elevato rispetto alla versione tradizionale (400 calorie per 100 grammi), e quelli invece che puntano più sul concetto di benessere-linea che sono arricchiti con frutti disidratati (per conciliare gusto e leggerezza) o arricchiti in fibre (indicati per chi ha l'intestino un po' pigro).

I cereali per la prima colazione (ma anche per un pranzo leggero, completo e veloce o per una merenda super energetica) vengono consumati in abbinamento al latte o allo yogurt. Questo connubio aumenta il loro potere saziante (gonfiandosi ed imbevendosi di liquido riempiono lo stomaco) ed è perfetto ed equilibrato dal punto di vista nutrizionale: carboidrati e fibre provenienti dai cereali, calcio, proteine e grassi contenuti nel latte (o nel latte di soia, per chi è intollerante).
Il Muesli: sazia e dà gusto
Questo prodotto è costituito da una miscela di fiocchi di cereali (spesso integrali) e frutta secca, uvetta e frutta disidratata (mele, banane, uva, pere). Indicato anche per gli sportivi, per quanti si alzano molto presto, e per contro pranzano molto tardi (contrasta il calo glicemico di metà mattina) e per i ragazzi. Il muesli vale dalle 360 alle 420 calorie.
Sette proposte per partire leggeri
I menu colazione da 250 calorie: appagano la gola, scacciano la monotonia e fanno dimagrire.
-   Una tazza di latte parzialmente scremato (200 ml), 3 fette biscottate integrali, 30 gr. di marmellata tipo fruttaviva
-   Una tazza di latte parzialmente scremato, 30 grammi di cereali, 1 pesca
-   Una spremuta di frutta fresca (200 ml), 1 panino integrale (50 gr.), 2 cucchiaini di miele vergine integrale
-   250 grammi di yogurt magro, 6 cucchiai di frutti di bosco (anche surgelati), 30 gr. di cereali integrali
-   Una spremuta di pompelmo (200 ml), 1 crostatina confezionata
-   Una tazza di tè con 1 cucchiaino di zucchero, 2 fette di pancarré tostato, 50 grammi di ricotta di latte vaccino mescolata a 1 cucchiaino di cacao amaro, una fetta di melone
-   Una tazza di tè con 1 cucchiaino di zucchero, 6 biscotti secchi, una mela

martedì 12 luglio 2011

Cibi che ingrassano banditi dalle scuole spagnole!!

Merendine e snack industriali, ma anche succhi di frutta filtrati e senza fibra, cibi e alimenti dolcificati o edulcorati con dolcificanti ipocalorici e così via. Si tratta di prodotti alimentari che arrivano a indurre obesità e dipendenza comportamentale. Talvolta travestiti da cibi ingannevolmente sani (come alcuni succhi di frutta appunto) e purtroppo diventati, grazie alle azioni di marketing pubblicitario, dei prodotti di larghissimo consumo tra ragazzi e bambini. 
È veramente inusuale trovare bambini che facciano a casa loro una vera prima colazione, e la maggioranza delle "merende" fatte a scuola provengono dalle macchinette, il cui scopo è la vendita senza alcun fine educativo. Lo scorso anno la Francia aveva chiesto una migliore composizione dei prodotti distribuiti, mentre ora finalmente la Spagna ha bandito l'utilizzo scolastico dei cibi ingrassanti.
La notizia è stata ripresa anche da un articolo del BMJ che segnala l'importanza di questo provvedimento per l'educazione alimentare dell'intera popolazione.
Uno studio di qualche mese prima ha dimostrato che, nella popolazione Neozelandese, esiste una caratteristica distribuzione obesogenica (che determina cioè obesità) dei negozi di alimentari (fast food e rivendite di cibi ingrassanti) localizzati nel raggio di 800 metri dalla scuola.
Le scuole con il più alto livello di obesità hanno nelle vicinanze un maggior numero di negozi ad alto impatto obesogenico di quelle con meno obesità. È interessante notare che i negozi vicini alle scuole elementari sono circa tre volte superiori a quelle dei licei evidenziando come le scelte alimentari nella scuola primaria siano davvero determinanti per gli effetti sull'obesità.
Il ritorno a scelte ecologiche, come la prima colazione ricca e l'utilizzo di merende, se necessarie, fatte in casa in modo equilibrato e rispettoso degli equilibri tra carboidrati integrali e proteine e con la giusta quantità di frutta o verdura, può davvero diventare strumento di prevenzione sociale e di educazione sanitaria finalmente efficace.
Una sola considerazione: di fronte a queste scelte ci troviamo ancora circondati da aziende che mirano a vendere bevande dolcificate anzichè prepararsi in pratica a creare distributori di qualità cui prima o poi (si spera più prima che poi) saremo tutti obbligati per mantenere il proprio benessere.

(Tratto da Eurosalus)

lunedì 11 luglio 2011

I benefici degli olii vegetali

I preziosi oli vegetali sono sostanze ricche di acidi grassi essenziali che stimolano dolcemente e lubrificano l'intestino, ripuliscono il sangue da colesterolo e trigliceridi, purificano e rendono luminosa la pelle, riattivano il metabolismo e aiutano l'organismo ad affrontare l'impennata delle temperature. Provali per 7 giorni, scegliendo quello più adatto alle tue esigenze, e già in una settimana (la cura completa con gli oli dura 1-2 mesi) ritroverai regolarità intestinale, benessere e vitalità. Ogni olio, infatti, oltre a migliorare la funzionalità intestinale, ti regala benefici anche in altri distretti corporei: cervello, stomaco, fegato, reni, sangue, cuore, capelli e pelle.
Olio di semi di lino: elimina stipsi, trigliceridi e colesterolo
Sceglilo se, oltre alla stitichezza, vuoi un metabolismo più veloce e un sangue più pulito. Se estratto a freddo, l'olio di semi di lino rappresenta una fonte naturale di acidi grassi della serie Omega 3, 6 e 9. L'apporto di questi acidi grassi fondamentali offre uno strumento adeguato per il controllo del colesterolo cattivo. In effetti, l'olio di semi di lino:
-   controlla i livelli di colesterolo nel sangue;
-   è indicato in caso di ipertensione e diabeta;
-   migliora il metabolismo;
-   combatte la stitichezza.
Assumere 3 perle di olio di lino da 1300 mg nell'arco della giornata, preferibilmente durante i pasti. Proseguire la cura per 2 mesi.

Olio di semi di girasole: rinnova pelle, unghie e capelli
Estratto a freddo dai semi del fiore-simbolo dell'estate, l'olio di semi di girasole è una miniera di proprietà curative, e non solo per l'intestino. In primo luogo, l'olio di semi di girasole contiene una percentuale elevata (fino al 75%) di acido linoleico e di vitamina E: due sostanze che proteggono la mucosa intestinale, rendendola impermeabile alle aggressioni dei batteri e delle tossine. Inoltre, quest'olio svolge un'azione ristrutturante a livello dei tessuti, stimolando il rinnovamento dell'epidermide e la ricrescita delle unghie e dei capelli (sui quali si può anche applicare puro, come impacco). Assumere un cucchiaino di olio di semi di girasole spremuto a freddo (meglio se d'origine biologica) tutte le mattine, facendo seguire all'assunzione un abbondante bicchiere d'acqua. L'olio può anche essere emulsionato allo yogurt o a un cucchiaino di miele. Proseguire la cura per 1-2 mesi.

Olio di borragine: è un elisir per cuore, utero e ovaie
Provalo se, oltre ai disturbi intestinali, vuoi eliminare i problemi femminili (sindrome premestruale e disturbi della menopausa). Quest'olio è infatti ricco di GLA (acido gamma-linolenico), un acido essenziale della serie Omega 6 che modula la risposta infiammatoria dell'organismo, e di fitoestrogeni (ormoni vegetali): L'olio di borragine:
-   impedisce l'aggregazione piastrinica, favorisce la fluidità del sangue liberando i vasi arteriosi dal colesterolo cattivo, e aiuta il cuore;
-   attenua i sintomi della menopausa e della sindrome premestruale.
Assumere 1-2 perle di olio di borragine da 1300 mg con acqua o altra bevanda, durante i pasti. Proseguire per 2 mesi.

Olio di ribes nero: stimola l'intestino e sveglia il cervello
Aiuta l'intestino, e nel contempo, migliora l'efficienza cerebrale. Ricorda che l'olio di ribes nero, da utilizzare come integratore, deve essere estratto a freddo. Quest'olio, che rappresenta una delle fonti vegetali più ricche di GLA (acido gamma-linolenico), è infatti utile per:
-   controllare i livelli di trigliceridi e di colesterolo nel sangue;
-   migliorare le prestazioni intellettuali e l'acutezza visiva.
Per usufruire al meglio delle sue proprietà, assumere 1-3 perle di olio di ribes da 500 mg nell'arco della giornata, preferibilmente durante i pasti. Proseguire per 2 mesi circa.

Olio di semi di enoteca: un toccasana per vene, arterie e tessuti
Quest'olio di semi è benefico per l'intestino ma anche per la pelle. Se lo vuoi utilizzare come integratore, deve essere estratto a freddo, senza l'uso di solventi, metodica che permette di mantener inalterata la frazione degli acidi grassi in esso contenuta. Anche l'olio di semi di enoteca è ricco di GLA (acido gamma-linolenico), e in particolare:
-   riduce i livelli di trigliceridi e di colesterolo cattivo nel sangue;
-   è utile nella prevenzione dell'aterosclerosi. Libera i vasi arteriosi, migliorando la circolazione e il funzionamento cardiaco;
-   trova impiego anche in alcune malattie dermatologiche, per esempio la dermatite atopica, la psoriasi, l'acne, l'orticaria.
Assumere 2-4 perle di olio di enoteca da 500 mg preferibilmente durante i pasti. Oppure, prendere 1-2 perle da 1300 mg. Proseguire la cura per 2 mesi.

Olio d'oliva: aiuta anche stomaco, fegato e reni
l'olio extravergine d'oliva con spremitura a freddo, per la sua composizione equilibrata ricca di vitamine e acidi grassi essenziali lubrifica la mucosa intestinale ma tonifica anche l'attività di stomaco e fegato, organi dei quali disinfiamma i tessuti. L'olio d'oliva regolarizza la secrezione di succhi gastrici, ha un'azione ipotensivo e stimola anche la diuresi.
Assumere un cucchiaino d'olio extravergine d'oliva la mattina a digiuno, bevendo subito dopo un bicchiere d'acqua, oppure emulsionarlo a dello yogurt o a un succo di frutta. La cura dura 1-2 mesi.

Olio di riso: abbassa la glicemia, migliora l'umore
L'olio di crusca di riso è ricco di gamma orizanolo, una sostanza che appartiene alla famiglia dei fitosteroli (sono dei principi attivi naturali) ed è in grado di ridurre il colesterolo cattivo, di abbassare la glicemia, di curare la sindrome premestruale, e avrebbe anche la capacità di innalzare il livello delle endorfine, migliorando l'umore. In Giappone l'olio di riso è usato da secoli a crudo su tutte le pietanze. È ottimo come condimento o assunto la mattina: ne basta un cucchiaino a digiuno con un po' d'acqua. Proseguire per 1-2 mesi.

venerdì 8 luglio 2011

Cuscus al curry con involtini di sogliole

Ingredienti per 2 persone

6 piccoli filetti di sogliola
150 g di fagiolini
150 g di zucchine
8 pomodorini pachino
2 cucchiai di piselli
1 cucchiaio di curry
1 cucchiaio d'olio d'oliva
160 g di cuscus
sale e pepe
alcuni stecchini di legno


Taglia a tocchetti fagiolini e zucchine. Poni l'olio e il curry in un tegame. Unisci i piselli, i pomodorini e le verdure a tocchetti. Mescola e fai cuocere per circa 15 minuti unendo poca acqua. Poni sul fuoco una quantità di acqua pari al peso del cuscus. Quando raggiunge il bollore, spegni la fiamma e versa il cuscus mescolando. Lascia riposare per tre minuti. Nel frattempo, lava il pesce, arrotola ogni filetto su se stesso e infilzalo con uno stecchino. Fai cuocere gli involtini in una padella antiaderente unta con un filo d'olio per qualche minuto. Servi il pesce con le verdure e il cuscus ancora caldi.

martedì 5 luglio 2011

Il peperone: conosciamolo!

I suoi colori sono un inno alla gioia e un invito all'assaggio: che sia verde, giallo o rosso, il peperone dà ai piatti quel tocco di vivacità in più che lo rende l'ortaggio principe dell'estate. E forse è proprio per questa sua bella presenza che quando nel XVI secolo sbarcò in Europa i botanici del tempo lo battezzarono Capsicum annum, prendendo spunto dalla parole greca kapto, che tradotto letteralmente suona come "mangio avidamente". C'è anche un'altra versione: "capsicum" deriverebbe dal latino capsa, ovvero scatola, nome che si addice alla forma dell'ortaggio e al fatto che all'interno ha molti semi.
Crudo o cotto, il peperone è un ortaggio super rassodante
Nonostante ciò, il peperone è un ortaggio che divide (c'è chi lo adora e chi invece lo ritiene indigesto), pur essendo una miniera di virtù preziose per conservare il peso forma. Il peperone, infatti ha pochissime calorie (23 ogni 100 grammi) perché è costituito in larga parte da acqua (più del 90%), contiene una buona dose di provitamina A (rassodante) ed è soprattutto un'ottima fonte di vitamina C (antiossidante e rassodante), presente in quantità maggiore rispetto anche agli agrumi.
Si sa però che le vitamine sono fragili, e quindi per poterne fare tesoro, sarebbe meglio consumare il peperone a crudo, contribuendo così anche a risparmiare le calorie delle carie salse e condimenti. Ma il peperone crudo per molti è indigesto.
Peperone, devi sapere che...
-   La capsicina (che è la sostanza difficile da digerire) è presente in quantità maggiori nella buccia: quindi basta toglierla per rendere il peperone quasi "innocuo". È anche ammesso arrostire le falde di peperone velocemente sulla griglia e spelarle, conservando solo la polpa.
-   Ovviamente, vanno tolti anche i semi interni che sono piccanti e pungenti.
-   Si può anche provare a consumarne poco, ma con costanza: in questo modo, lo stomaco si irrita meno.
Verde, rosso o giallo? Scopri il peperone che fa per te
Sono diverse le varietà di peperone al mondo e sul mercato: una distinzione molto utile, oltre a quella fondamentale tra dolci o piccanti, tiene in considerazione il colore.
-   Verde ti depura: Il peperone a questa tinta quando viene raccolto in anticipo e ha un gusto pungente. Ideale nella peperonata o nell'insalata. Verdi sono anche i "friarelli": sono coltivati in Campania e, nonostante l'aspetto simile al peperoncino, sono dolcissimi.
-   Rosso, il più saziante: Ha una polpa croccante, spessa e zuccherina: ideale per i pinzimoni e cotto alla brace, sazia in fretta ed è il più ricco di principi nutritivi.
-   Giallo è antiossidante: È il più tenero e succoso. Ottimo crudo, si usa col pomodoro per rendere corposi i sughi.
Tre ricette facili e bruciagrassi

Ripieno di ricotta è un piatto unico
Togli i semi, lava bene e "scava" un peperone giallo medio: mescola 80 g di ricotta con un cucchiaino d'olio d'oliva, sale, pepe e un battuto di menta e prezzemolo e farcisci i peperone: sazia come un minipasto.

Aggiungilo agli spiedini: così mangi meno carne e ti depuri
Vuoi ridurre le calorie degli spiedini? Preparali con pollo a tocchetti e fettine di peperone: mangi meno grassi e ti dreni.

Grigliato col pesce vince la fame di dolci
Il peperone rosso grigliato, condito con un filo d'olio, è ideale per accompagnare il pesce al posto delle solite patate: toglie la fame, anche quella di dolci!

venerdì 1 luglio 2011

Rimedi naturali per i disturbi digestivi

La digestione difficile, accompagnata sovente da nausea, pesantezza epigastrica, sonnolenza, cefalea o addirittura vomito, è un disturbo piuttosto comune specialmente nei mesi estivi, ed è indice di problematiche a livello gastroenterico e spesso anche di concomitanti problemi epatici. In questa situazione anche favorite le fermentazioni intestinali, con formazione di gas, alitosi, lingua sporca e impastata. La nausea e il vomito costituiscono dei meccanismi fisiologici con cui l'organismo cerca di liberarsi di cibi o sostanze tossiche o pericolose. Per questo motivo è di solito conveniente non ostacolarli, ma cercare anzi di comprenderne il senso e di facilitarli. Se sono episodi occasionali, possono manifestare il rifiuto di un alimento non gradito o uno stato di particolare affaticamento dello stomaco, e in questi casi è utile intervenire con i rimedi naturali. Se invece si tratta di eventi ripetuti, è necessario consultare il medico.

I rimedi naturali calmanti
Fitoterapia
- La Genziana maggiore è indicata nel trattamento delle dispepsie atoniche, che si manifestano con senso di pesantezza post-prandiale, nausea, rigurgito acido, sonnolenza digestiva. La genziana è probabilmente la pianta più efficace tra quelle ad azione regolarizzante sulla digestione.
Come fare: È indicata la tintura madre, nelle dosi di 20-30 gocce 2-3 volte al giorno fino a miglioramento dei sintomi.
- Un ottimo anti-nausea e anti-vomito è anche il lichene islandico (Cetraria islandica), indicato anche nella cinetosi (mal d'auto, di mare, d'aereo) e nelle gastriti
Posologia: Si prende la tintura madre, 20-30 gocce 2-3 volte al giorno.

Omeopatia
Nux vomica è il rimedio per le persone che sono sempre alla ricerca di nuovi stimoli, che vivono con ansia i pasti e somatizzano con la nausea le difficoltà con la digestione. Sulla tavola di questi soggetti, ad esempio, non possono mancare mai caffè e alcolici (alimenti che però peggiorano i disturbi), così come, nella loro vita, non possono mancare una nuova "avventura galante" o un impegno "importantissimo".
Come fare: Assumi 5 granuli del rimedio alla 5 CH, da ripetere 3-4 volte al giorno a seconda dell'intensità del disturbo. A mano a mano che si comincia a manifestare il miglioramento, a somministrazione delle dosi va diradata (si passa da 4 volte al dì a 3, poi a 2 ecc.) e va sospesa appena il disturbo cessa.
E a tavola?: privilegia i cibi solidi, no ai liquidi a digiuno
Erbe e peperoncino e la digestione è salva
È necessario fare attenzione alle combinazioni alimentari, separando le sostanze proteiche dai carboidrati nei due pasti principali o meglio ancora fare piccoli pasti nel corso della giornata, a patto che siano molto solidi. Fra un pasto e l'altro bere acqua molto mineralizzate. I latticini in caso di nausea non danno problemi. Sì alla frutta molto matura o cotta, al peperoncino e al pepe, alle erbe aromatiche e alle spezie, che stimolano la peristalsi.

Cappuccino e salumi, i veri killer
No a pasti abbondanti. Vietato bere durante i pasti. Evitare le sostanze nervine: tè, caffè, maté. Fanno malissimo il cappuccino con la schiuma e in genere l'assunzione di liquidi a digiuno appena alzati. Mai bere vino bianco o vino frizzante. No a salumi, verdure amare, spremute, frullati: possono essere alimenti difficili da metabolizzare per un soggetto in cui la digestione funziona a rilento.

(Tratto da Riza)