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venerdì 1 aprile 2011

Affrontare la primavera!



L'addio all'inverno e l'arrivo della nuova stagione coincidono per molti di noi con il manifestarsi di stanchezza, difficoltà di concentrazione e senso di appesantimento. Interpretare il fenomeno nella giusta luce e aiutare il nostro corpo con quanto ci offre la natura ci preparerà in modo ottimale all'arrivo dell'estate.
L'essere umano è collegato al ritmo delle stagioni più profondamente di quanto la vita cittadina oggi ci mostri. Con l'arrivo della primavera, la natura si risveglia dal sonno invernale, il manto verde vegetale torna a far capolino sulla superficie terrestre; è tutto uno scorrere di succhi, un costruire sostanza incorporano luce e colore.
Anche il nostro corpo umano vive di questi ritmi, la nostra fisiologia è un complicatissimo dialogo tra processi di costruzione (anabolici) e di distruzione (catabolici) che si devono quotidianamente bilanciare. In autunno portiamo in noi una sottile predominanza dei processi catabolici, con la primavera la situazione s'inverte, ci apriamo maggiormente al mondo che ci circonda, nel nostro corpo iniziano a predominare la costruzione e  la depurazione.
Ogni qualvolta domina il polo distruttivo abbiamo un ristagno. Se questo ristagno non viene adeguatamente eliminato si pongono le basi per successive manifestazioni patologiche degenerative (gotta, reumatismi, stasi venose e linfatiche).
L'agevolare questo processo di pulizia è fondamentale per prevenire patologie croniche. La natura ci offre una moltitudine di piante fra cui la cicoria, il tarassaco, l'achillea, l'equiseto che aiutano il fegato e i reni nel loro lavoro e possono venir utilizzate come tisane in questo periodo.
Tra tutte, la betulla occupa il posto di primo piano. Quest'albero bello e nobile, infatti, unisce in sè i due tipi di processi sopra descritti, ma li gestisce in modo peculiare.
In tutta la pianta il processo mineralizzante, salino, indurente (invernale) ciene tenuto separato da quello anabolico, fluido, proteico (estivo) ed esiliato nella corteccia, dove viene abbandonato; ciò fa si che la betulla conservi nella chioma un aspetto sempre giovanile e che persino i suoi rami rimanfano fini e mobili.
I preparati a base di foglie di betulla sostengono la depurazione nel sistema metabolico dalle scorie e tossine accumulate e risolvono le stasi portando la vitalità e il movimento dell'elemento liquido.
Una cura disintossicanet primaverile dovrebbe essere condotta per 4-6 settimane accompagnata da un adeguato movimento fisico (passeggiate, escursioni, gite in bici) e da una dieta leggera.
Si dovrebbere evitare quindi prodotti che contengono molte proteine animali, zucchero bianco, prodotti da farina bianca, conservanti, coloranti e aromi sintetici chr devono venire metabolizzati dal fegato, appesantendolo ulteriormente. 
Tra le verdure è particolarmente indicatia l'ortica, che deve però essere raccolta in luoghi protetti e non inquinati, magari durante un'escursione.
Il contenuto di silice dell'ortica è un ottimo depurtativo intestinale.
Il senso di stanchezza e pesantezza può essere vinto anche attraverso bagni rilassanti alla castagna d'India (Ippocastano), seguiti da frizioni con olio di arnica per massaggi.

(Tratto da Valore Alimentare Magazine)

 

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