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mercoledì 22 maggio 2013

Dieta e ovaio policistico

La policistosi ovarica è una condizione clinica molto frequente e si associa ad alcune complicanze di tipo ormonale tra cui
- irregolarità del ciclo
- ipersecrezione di ormoni androgeni
- obesità

Di seguito troverete alcuni consigli nutrizionale che possono risultare utili nel trattamento dell'insulinoresistenza nelle pazienti con ovaio policistico.
E'  inoltre molto importante impostare una regolare attività fisica a bassa intensità e di lunga durata.

CONSIGLI NUTRIZIONALI

- Consumare riso, pasta e pane integrali
- Consumare abbondanti porzioni di verdura (cruda e cotta) ad ogni pasto (le patate non sono considerate verdura ma un'alternativa a pane e pasta e preferibilmente vanno consumate fredde)
- Preferire pasta o riso al dente
- Consumare pasti completi composti da una quota di carboidrati + un secondo piatto proteico + verdura.
- Variare la frequenza dei secondi piatti prediligendo il pesce (più di 3 volte a settimana) ed i legumi. Da limitare i salumi e i formaggi (massimo 1-2 volte a settimana)
- Consumare circa 3 frutti  al giorno (limitando frutti zuccherini come banane, cachi, fichi e uva)
- Fare sempre la colazione (con ad es. latte o yogurt, accompagnati da cereali o pane o fette biscottate o biscotti secchi)
- Limitare i condimenti grassi utilizzando preferibilmente olio extravergine di oliva a crudo
- Limitare l'assunzione di dolciumi
- Limitare l'assunzione di zuccheri semplici (zucchero, miele e marmellate)
- Limitare l'assunzione di alcool e bevande gassate e zuccherate
- Bere almeno 1,5 lt di acqua al giorno
- Praticare costantemente una moderata attività fisica

 

mercoledì 24 aprile 2013

Trucco Minerale: come usare il fondotinta minerale

Il fondotinta minerale permette diverse applicazioni a seconda dell'effetto desiderato.

Metodo Classico
Veloce ed opacizzante

Lascia cadere una piccola quantità di polvere minerale nel coperchio della confezione. Ruota il pennello (Kabuki o Flatbuki) nel prodotto finchè le setole nn hanno assorbito tutta la polvere. Applica il prodotto sul viso con movimenti circolari insistendo sulle zone che necessitano maggiore coprenza. Un pennello a setole compatte è ideale per ottenere grande coprenza, setole morbide e rade consentono invece un'applicazione più leggera e modulabile.

Metodo Liquido
Coprentissimo

Segui il procedimento del metodo classico vaporizzando acqua sul pennello prima di applicare il prodotto sul viso. In questo modo otterrai un effetto finale simile a quello dei tradizionali fondotinta liquidi.

Metodo Cremoso
Idratante e confortevole

Mescola nel palmo della mano l'abituale quantità di crema idratante ed un pizzico di fondotinta minerale, miscela bene ed applica sul viso massaggiando delicatamente. La coprenza del fondotinta così ottenuto è proporzionale alla quantità di polvere utilizzata rispetto a quella della crema: con poca polvere otterrai un effetto leggero e naturale, mentre aumentando la quantità di polvere avrai un prodotto più coprente.

Correttore
Per piccoli difetti

Applica il fondotinta minerale direttamente sui difetti che vuoi correggere (discromie, brufoli, arrossamenti) con l'aiuto di un piccolo pennello a setole sintetiche e sfuma il prodotto verso l'esterno.

FondoCipria
Perfezionante

Per un finish spettacolare ed una grande sfumabilità preleva la tua cipria minerale preferita con il kabuki e successivamente il fondotinta minerale con lo stesso pennello. Il risultato è un'applicazione delicata e modulabile che unisce il finish vellutato della cipria al potere uniformante del fondotinta minerale.

I migliori fondotinta minerali li trovi su www.veranatura.it
nella sezione Make Up Minerale 

 

giovedì 4 aprile 2013

Primula: il primo fiore per scacciare il male d'inverno




La primula è una pianta perenne alta circa 30 cm. dai caratteristici fiori gialli che cresce nei prati e boschi montani e pedemontani. Fu santa Hildegarda di Bingen, una monaca benedettina a introdurre la Primula nella medicina naturale per curare la malinconia e come antiparalitico; ancora nel Medioevo la Primula fu usata contro  le cardiopatie e secoli dopo, durante la prima guerra mondiale,  fu impiegata in preparazioni per uso topico in caso di ferite e abrasioni. L'azione curativa della primula si manifesta su tre versanti: è calmante e sedativa, antinfluenzale e curativa nelle affezioni dell’apparato respiratorio e infine una capacità di alleviare reumatismi e artriti (sia per via interna che locale) grazie anche alla sua attività drenante.

Il rimedio d’elezione fra inverno e primavera

Queste preziose doti curative fanno della primula un toccasana durante gli ultimi giorni di marzo, quando un clima  spesso altalenante può causare alcune recrudescenze dei disturbi tipici della recente stagione fredda, quali dolori reumatici, tosse e influenze. Della primula si utilizzano sia i fiori che le radici, ricchi di principi attivi quali saponine triterpeniche, glucosidi, flavonoidi, carotenoidi e zuccheri. La radice possiede un’azione espettorante, fluidificante e antisettico-pettorale, utile quindi in caso di infiammazioni bronchiali, pertosse e asma. L’azione secretolitica della primula si associa inoltre con un effetto diuretico e lassativo; per questo è un ottimo depurativo e drenante (soprattutto i fiori in infuso) che rigenera l’organismo in questo difficile mese di transizione. Inoltre i fiori hanno effetto antinfiammatorio in caso di forme reumatiche e artrite, e sedativo in caso di insonnia, angoscia, nervosismo e irrequietezza.

Tre formulazioni classiche

Foglie, radici e tintura madre. Reperibili in erboristeria, queste “formulazioni” si utilizzano così:

Radici
Si usano prevalentemente per preparare i decotti. Si possono mescolare alle foglie: mettere 0,5 g di foglie e radici in 150 ml di acqua fredda, portare ad ebollizione per 5 minuti, filtrare e bere 2-3 volte al dì addolcendo con miele di acacia.

Fiori
I fiori si utilizzano in infusione. Se ne mettono 2/5 g  in una tazza di acqua bollente e si filtra dopo 10 minuti. La dose è di 2-3 tazze al dì.

Tintura madre
In erboristeria è disponibile anche la tintura madre: se ne bevono 30 gocce 3 volte al dì.

Via reumatismi e bronchite 

La primula si può usare come antidolorifico e risolvente in caso di patologie da raffredda-mento. Ecco come associarla alle erbe sinergiche:

Decotto anti-reumatismi  

Far bollire 80-100 g di radici in un litro d’acqua. Filtrare, far raffreddare; preparare delle compresse di garza e applicare sulla parte interessata. In alternativa si possono applicare le foglie cotte.

Tisana anti- bronchite
Fatevi preparare dall’erborista una miscela di serpillio erba (15 g), primula radice (15 g), farfara foglie (20 g).  Al momento dell’uso, mettete in infusione 2 cucchiaini da caffè in una tazza di acqua bollente, per 5 minuti. Bevete tre tazze al giorno dell’infuso.

lunedì 18 marzo 2013

Echinacea: conosciamola

L' echinacea è una pianta erbacea originaria del Nord America, le cui proprietà fitoterapiche si trovano nelle radici.

- Proprietà: l' echinacea è uno stimolante del sistema immunitario e un antinfiammatorio. I costituenti attivi attualmente ritenuti responsabili delle proprietà antivirali e immunostimolanti dell' echinacea sono molteplici, in particolare il gruppo dei polisaccaridi. L’olio essenziale di echinacea è altresì ricco di proprietà antibatteriche.
- Impieghi: l' echinacea è utile come prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, ferite, scottature, afte, ulcere, dermatiti in genere.
- Effetti collaterali: possibili reazioni allergiche.
- Controindicazioni: ipersensibilità accertata verso uno o più componenti; eritema nodoso. Evitare l’uso nei soggetti con patologie autoimmuni.
 -Interazioni: l’echinacea potenzia l’efficacia dell’econazolo in crema contro le candidosi vaginali.

Quando e come utilizzare l'echinacea

- Malattie da raffreddamento, come prevenzione: 1-2 capsule al giorno di estratto secco di echinacea per 2 mesi.
- Malattie da raffreddamento, come trattamento: 30-50 gocce di tintura madre di echinacea in un po’ di acqua, 3 volte al giorno, fino alla scomparsa dei sintomi.
- Dermatiti: 30 gocce di estratto fluido di echinacea, 2 volte al giorno, per 2-3 mesi.
- Afte, mal di gola: aggiungere 40 gocce di tintura madre di echinacea a un bicchiere d’acqua e utilizzare la miscela per gargarismi.
- Ulcere, ferite: lavare la zona interessata con l’infuso di echinacea preparato, versando una tazza di acqua calda su un cucchiaino di erba essiccata. Lasciare riposare per 10 minuti, poi filtrare e usare freddo. 


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giovedì 14 febbraio 2013

Il Carciofo: proprietà e benefici


 Ricco di proprietà benefiche, questo ortaggio è particolarmente utile durante tutto il mese di febbraio per smaltire le scorie e le tossine presenti nel sangue
Noti da secoli nelle medicine tradizionali orientali e occidentali per le loro proprietà depurative, i carciofi (Cynara scolymus) sono l’ortaggio principe del mese di febbraio: in questo periodo di transizione stagionale l’organismo ha bisogno di essere alleggerito dalle tossine che ne appesantiscono le funzioni metaboliche per “ricaricarsi” adeguatamente in vista della primavera. Niente di meglio dunque dei carciofi per stimolare la funzione dei reni, gli organi responsabili dello smaltimento delle tossine che, per la medicina cinese, sono anche sede della forza e dell’energia vitale.
Crudo, protegge il fegato e riduce i livelli di colesterolo
Oltre che sui reni, il carciofo agisce come depurativo dei tessuti epatici: il merito è della cinarina, un principio attivo che stimola la secrezione della bile. Inoltre il carciofo purifica il sangue abbassando i livelli di colesterolo “cattivo” e svolgendo una profonda azione disintossicante sul plasma. Per sfruttarne al meglio le virtù, il carciofo andrebbe gustato fresco affettato in insalata con olio e un po’ di succo di limone: il limone evita che l’ortaggio si ossidi e fa agire al meglio il biocomplesso contenuto nel carciofo. Chi invece lo gusta lessato, non getti via l’acqua di cottura: per tutto febbraio si beve un paio di volte la settimana, lontano dai pasti, per combattere la debolezza tipica della transizione dall’inverno alla primavera.
Si usa anche come tintura o in tisana
Ricco di calcio, magnesio, potassio, fibre e vitamine, il carciofo è uno dei più efficaci “spazzini” del nostro organismo, proprio perché va a stimolare contemporaneamente le funzioni renali, epatiche e intestinali.  Detto che si gusta al meglio come ortaggio crudo ma anche (ad esempio per chi non ne gradisce il sapore) come preparazione erboristica, sotto forma di tisana o tintura madre: per la tisana, basta un cucchiano di foglie secche sminuzzate e messe in infusione per 10 minuti in una tazza d’acqua; della tintura madre si assumono 30 gocce al giorno, diluite in un po’ d’acqua, preferibilmente lontano dai pasti. La cura a base di carciofo dovrà proseguire per almeno un mese.

(Tratto da Riza)

mercoledì 6 febbraio 2013

I semi in cucina

Alimento presente nella dieta umana da migliaia di anni, i semi oggi sono poco utilizzati in cucina e andrebbero riscoperti per integrare le carenze dovute all’alimentazione moderna, spesso frettolosa e squilibrata. Ciò che li accomuna è la ricchezza in acidi grassi polinsaturi, minerali e oligoelementi, fibre, vitamina E. Forniscono un apporto calorico considerevole, ma fortunatamente hanno un potere saziante alto, pertanto è facile non eccedere con le dosi. Per evitare di alterarne le caratteristiche organolettiche è sempre meglio utilizzarli a crudo; con le alte temperature molte delle proprietà nutrizionali vanno perdute. Nel caso in cui la ricetta scelta richieda la tostatura dei semi occorre procedere utilizzando una padella antiaderente o una teglia da forno riscaldate a massimo 160°C. Versare i semi per pochi minuti e girarli velocemente per ottenere una tostatura uniforme. Importante è non abbrustolirli troppo in modo da evitare che facciano fumo. 
Il modo migliore di conservarli è al riparo dalla luce e al fresco asciutto, chiudendo accuratamente  i barattoli di vetro che li contengono. In estate riporli in frigorifero. Se la conservazione non è stata adeguata, i semi saranno irranciditi e presenteranno  filamenti lanuginosi che indicano la presenza di muffe.

In cucina sono molto gustosi inseriti a crudo nelle insalate sia per il gusto tipico del seme sia per la piacevolezza di incontrare tra le foglie un particolare croccante. Per una colazione energetica e saporita è consigliato inserire i semi nello yogurt o nel muesli di cereali e frutta.

Semi di zucca: hanno proprietà rilassanti, vermifughe e preventive nei confronti dei problemi alla prostata grazie alla presenza di cucurbitina, una sostanza che stimola il distacco dei parassiti dalle pareti intestinali e contrasta l’ipertrofia prostatica. I principi attivi sono efficaci anche nei confronti dei disturbi dell'apparato urinario anche femminile, come cistiti, infiammazioni della vescica causate dall'esposizione al freddo, debolezza e irritabilità della vescica. Ricchi di proteine, carboidrati e grassi, contengono vitamina E, magnesio, fosforo, ferro, selenio, manganese. I semi di zucca possono essere facilmente preparati in casa: quando si utilizza in cucina l’ortaggio se ne asportano i grossi semi, si asciugano e lasciano all’aria aperta per qualche giorno. Possono essere spellati e mangiati crudi oppure leggermente tostati in forno. Ideali come snack durante l’apertivo, sono ottimi anche inseriti nel muesli a colazione. La dose giornaliera consigliata è di due cucchiai.
Semi di girasole: antibatterici e antinfettivi, i semi di girasole agiscono nell’organismo anche come antitumorali. Contengono vitamine del gruppo B e discrete quantità di vitamine E, grassi, proteine e carboidrati. In cucina sono usati nell’impasto del pane per arricchirlo e insaporirlo, oppure vengono aggiunti alle insalate o alle verdure cotte solitamente dopo essere stati leggermente tosti in padella con poco sale. I semi al naturale, crudi e senza sale, sono l’ingrediente di gustosi muesli di cereali e frutta. La dose giornaliera consigliata è fino a due cucchiai.
Semi di sesamo: alcalinizzante, energetico, ricostituente muscolare e nervoso. In medicina popolare è noto per la sua capacità di rinforzare la memoria e le facoltà intellettuali. Ricco di proteine, contiene grassi, carboidrati, fibre abbandonati, vitamine del gruppo B in quantità doppia rispetto agli altri semi oleosi.  Il sesamo è anche dotato di buone quantità di magnesio, calcio, fosforo, silicio, ferro e contiene tracce di zinco. Andrebbe utilizzato tritato e pestato fresco nei piatti di cereali, nelle insalate, nei dolci. Con la tostatura il seme diventa più gustoso e facile da tritare ma il riscaldamento in padella deve durare pochi istanti perché potrebbe diventare amarognolo. Inoltre, secondo alcuni ricercatori, con la tostatura prolungata si forma nel seme una sostanza potenzialmente cancerogena, il sesamolo. Macinando i semi e mescolandoli con il sale fine si ottiene un condimento noto con il nome di gomasio
Semi di lino: dotati di fibre idrosolubili e mucillaggini, i semi di lino contengono omega 3 e omega 6 e sono raccomandati nella prevenzione delle infiammazioni e delle patologie cardiovascolari. Hanno un contenuto calorico più basso degli altri semi e sono una fonte eccezionale di lignani, sostanze anticancerogene. I semi di lino sono protetti da un duro rivestimento esterno che consente una lunga conservazione, ma questo rivestimento fa sì che arrivino intatti nel sistema digerente una volta ingeriti, quindi per utilizzarli in cucina è meglio macinarli e conservarli in frigorifero perché triturati irrancidiscono facilmente. Così preparati, possono essere inseriti nelle insalate o nei piatti di cereali, tenendo presente che nell’organismo assorbono acqua nella misura di 5 o 6 volte il loro peso, quindi è necessario bere molto. La dose consigliata è di 3 cucchiai al giorno.
Semi di papavero: possono essere bianchi, come quelli utilizzati nella composizione del curry  o neri, come quelli impiegati nei prodotti da forno. Come gli altri semi, sono una fonte preziosa di proteine e grassi. Contengono manganese, Omega 6, vitamina Ee fitosteroli utili ad abbassare il livello di colesterolo. La presenza di abbondante calcio, li rende ideali in caso di osteoporosi e in generale per le donne in menopausa. In medicina naturale, sono indicati come antistress e calmanti per il sistema nervoso.  In cucina se ne è diffuso l’utilizzo soprattutto negli impasti del pane e in pasticceria.
Semi di Canapa: la varietà di Cannabis commestibile è la “Sativa”, che non contiene sostanze stupefacenti ed è invece ricchissima di sostanze nutritive. Il seme viene considerato un alimento proteico completo poiché vede la presenza tutti gli 8 aminoacidi essenziali per la sintesi proteica. Anche l’apporto vitaminico è di tutto rispetto, così come quello dei sali minerali (ferro, calcio, manganese e fosforo). Gli acidi grassi contenuti sono polinsaturi, in particolare Omega 3 e Omega 6, in un rapporto 3:1 giudicato ottimale per regolare l’attività metabolica.

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martedì 5 febbraio 2013

Eufrasia: conosciamola

L'eufrasia è una pianta di origini europee ed è diffusa in tutto l'arco alpino fin oltre i 2500 metri.
Contiene iridoidi, flavonoidi e tannini (analgesici, astringenti, antiinfiammatori, antibatterici).
E' impiegata con successo nel trattamento delle congiuntiviti, anche allergiche, nelle blefariti, in caso di orzaioli e in presenza di infiammazioni oculari.
Si impiega sottoforma di collirio o come lavanda oculare, o per impacchi effettuati con il suo infuso ben filtrato.
L'eufrasia è utile anche nel raffreddore da fieno e nella rinorrea (goccia al naso), poichè contribuisce a decongestionare le palpebre e la congiuntiva e a diminuire notevolmente l'eccessiva secrezione oculare e nasale. In questo caso si possono effettuare lavaggi oculari e nasali, oppure si può semplicemente instillare negli occhi un collirio contenente eufrasia che agirà sia a livello oculare che nasale: si otterrà il doppio beneficio di ridurre o addirittura bloccare l'eccessiva lacrimazione, con sollievo anche delle vie nasali. Non ha particolari controindicazioni.

Ecco come utilizzarla:
Orzaiolo:
Effettuare impacchi con compresse di garza sterile imbevute con il decotto tiepido, o un cataplasma con la pianta ammollata nell'infuso, avvolta in garza sterile e applicata tiepida sull'orzaiolo per facilitarne la guarigione.
Congiuntivite e irritazioni oculari in genere:
Acquistare un collirio all'eufrasia e usarlo come un normale collirio. Se entro un paio di giorni non si vedono miglioramenti rivolgersi al medico. 
In alternativa al collirio fare bagno oculari con l'infuso (quello che avanza non può essere riutilizzato)    

Preparati casalinghi a base di eufrasia:
Infuso: 
Porre il contenuto di un cucchiaio da tavola raso di pianta intera taglio tisana in una tazza da the e versare acqua ben calda; lasciare riposare a recipiente coperto per 10-15 minuti. Filtrare e bere.
Decotto:
Porre il contenuto di 2 cucchiai di pianta in 1/2 litro di acqua. Fare bollire adagio per 5 minuti. Filtrare e usare freddo o tiepido per impacchi o lavaggi. 

Il collirio all'eufrasia lo puoi trovare su www.veranatura.it    

giovedì 31 gennaio 2013

Nutraceutica: cos'è?

I nutraceutici si trovano negli alimenti funzionali, cibi che oltre ai loro valori nutrizionali di base contengono sostanze regolatrici di alcune funzioni vitali in grado di recare benefici fisiologici a chi li consuma.
Tra i nutraceutici più conosciuti trovimo i probiotici (batteri vivi contenuti nello yogurt o in prodotti simili che rigenerano la microflora intestinale); i prebiotici: fibre come i frutto-oligosaccaridi, che stimolano la crescita e l'attività di una  più specie batteriche utili già presenti della flora intestinale.
Quando i nutraceutici vengono assunti sotto forma di integratori e non con il cibo occorre tener presente che, anche se queste sostanza sono naturali e hanno controindicazioni molto lievi, esiste il rischio di sovradosaggio. Il consiglio è perciò quello di affidarsi al parere del medico o del nutrizionista di fiducia.

Ecco come preparare tre piatti gustosi e antiossidanti:

SALMONE ALL'AGLIO
(Salvacuore)

Ungere leggermente una pirofila con 2 cucchiai di olio extravergine e adagiare sul fondo 2 tranci di salmone. Tritare uno spicchio d'aglio e distribuirlo sul pesce. Cuocere in forno a 200 °C per 20 minuti.

TOFU ALL CURCUMA
(Antitumorale)

Porre 1 cucchiaio di olio d'oliva extravergine in un tegame, unire un trito di cipolla, sedano e carota, 400 gr di tofu fresco a dadini e far insaporire. Spolverizzare con una presa di curcuma e servire.

MOUSSE ALL'UVA
(Antietà)

Lavorare 70 gr di ricotta con 1/2 cucchiaio di miele bio e un cucchiaio di scorza d'arancia grattuggiata. Tagliare a metà 20 acini d'uva nera, togliere i semini, riempire con la crema e servire.

lunedì 28 gennaio 2013

Semi di Chia: conosciamoli

I semi di Chia sono piccoli e di colore grigiastro con delle chiazze scure e possono conservarsi per anni senza perdere le loro proprietà. La Chia è da sempre considerata una pianta dalle tante proprietà benefiche, basti pensare che veniva coltivata già dagli Aztechi che la ritenevano portatrice di forza.
I semi di Chia sono un'ottima fonte naturale di acidi grassi Omega3, ne contengono ben 15 grammi ogni 100 di prodotto (praticamente 8 volte più del salmone). Sono quindi l'alternativa perfetta per chi non ama il pesce e non sa come introdurre queste importantissime sostanze.

Questi semi contengono anche antiossidanti, fibre, mucillagini, minerali, vitamine (soprattutto B e C). Tra i minerali contenuti ci sono il calcio (che risulta essere più assorbibile rispetto a quello del latte di mucca), ferro (in quantità 3 volte superiore agli spinaci), magnesio (in quantità 15 volte superiore ai broccoli) e potassio (2 volte più delle banane).

I semi di Chia sono validi anche per donare energia e sostenere il sistema nervoso (aumentano capacità di concentrazione e diminuiscono l'ansia). 
Non contengono glutine e sono a basso indice glicemico, pertanto possono essere consumati anche dai celiaci e dai diabetici.

I semi possono essere impiegati in varii modi. La dose giornaliera consigliata è di 10 gr aggiunti a acqua o yogurt, zuppe o frittate.
Per preparare la zuppa alla chia bisogna macinare due cucchiaini di semi di chia e usarli per arricchire la zuppa come se fosse del formaggio. Gli abbinamenti migliori si ottengono con zupper di zucca, porri, patate, fagioli e cavolo.
Per ottenere una buona frittata alla chia vi basterà aggiungere un cucchiaino di semi non macinati alle uova sbattute.
Ideali anche per arricchire la frutta cotta: cuocere al forno mele e pere con della cannella e un pochino di zucchero grezzo e, dopo la cottura, aggiungere un cucchiaino di semi di chia macinati.

Chia non contengono colesterolo, glutine, OGM, e soldio..
Sono Vegan, Kosher e OGM free.
Li trovi su www.veranatura.it (nell'area integratori)

venerdì 25 gennaio 2013

Bacche di Goji: Elisir di giovinezza



Il Lycium barbarum o Goji cresce spontaneamente nelle alte valli dell’Himalaya, in Mongolia e in Cina.
Oggi anche l’Occidente comincia a interessarsi a questo vegetale e ora del Goji si possono trovare anche le bacche essiccate, dal sapore che ricorda il mirtillo, o il succo, da consumare concentrato o diluito con acqua. 
Di recente i ricercatori dell’Università di Sidney hanno dimostrato la presenza di un potente antiossidante naturale contenuto nei frutti di Goji, che ha la capacità di proteggere l’epidermide dall’azione aggressiva dei radicali liberi e che possiede una notevole attività antinfiammatoria. Le bacche di Goji sono ricche anche di acidi grassi essenziali, principi importanti per la salute di cuore e circolazione,e pigmenti dermoprotettivi e neurotonici, come betacarotene, luteina e zeaxantina.  

Un aiuto nella prevenzione di tumori e Alzheimer
 Nel Goji sono presenti due importanti antiossidanti naturali: lo zinco e un’alta percentuale di vitamina C; in più queste bacche contengono quattro polisaccaridi bioattivi (LPB1, LPB2, LPB3, LPB4) capaci di attivare il sistema immunitario e renderlo abile nel distinguere tra cellule sane e cellule malate, soprattutto nelle patologie degenerative, come cancro e Alzheimer.
Non è tutto: perché i polisaccaridi, in associazione con le fibre presenti nelle bacche, hanno rivelato anche una buona attività probiotica, favorendo la crescita e lo sviluppo di flora batterica benefica a livello intestinale, che ha portato a un potenziamento della parete intestinale e una regolarizzazione della risposta immunitaria, chiamata in gioco nelle patologie allergiche.

L’insalata depurativa
Le bacche di Goji si possono gustare in insalata. Per 2 persone servono 2 tazze di riso integrale, mezza tazza di bacche di Goji, 3 tazze di foglie di spinaci, una tazza di piselli, 2 barbabietole, una tazza di fagioli bio, 300 grammi di petto di pollo tagliato a cubetti. I vari ingredienti devono essere già cotti, a esclusione delle bacche. Si mescolano riso, fagioli,bacche di Goji e piselli e si aggiunge un po’ di sale e di olio. In un piatto si dispongono le foglie di spinaci e, sopra, si dispongono il petto di pollo, le barbabietole a fettine e il mix di riso, piselli e bacche.

Il frullato rinforzante
Basta procurarsi una tazza di bacche di Goji, una di mirtilli, una di more, lamponi, ribes e una mela. Si frullano tutti i frutti e poi si aggiunge a piacere latte di soia o succo d’arancia. Si mescola delicatamente e si completa con una spolverata di cannella o di cacao amaro bio in polvere. La bevanda ottenuta è un portentoso antiossidante naturale, straricco di vitamine e minerali: l’ideale è gustarlo come merenda o sostituirlo di tanto in tanto alla colazione del mattino.

Le bacche di Goji di coltivazione Biologica le puoi trovare su www.veranatura.it 

mercoledì 23 gennaio 2013

Frutta e Verdura di Gennaio

Gennaio è il mese degli agrumi, che ci vengono in aiuto con la vitamina C e i bioflavonoidi per rafforzare il sistema immunitario e proteggerci dai malanni stagionali; per assimilare al meglio i principi attivi degli agrumi, meglio consumarli con tutta la buccia (ovviamente agrumi biologici, altrimenti rischiamo di mangiare anche un po' di difenile e di pesticidi...).
Per proteggersi dal freddo aiuta la frutta secca, nutriente ed energetica, ottima anche per preparare dolci gustosi e leggeri.

Verdura: barbabietola, broccolo, carciofo, cardo, catalogna, carota, cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo verza, cavolini di Bruxelles, cicoria e cicorino, coste, crauti, erbette, finocchio, indivia, lattuga, porro, radicchio rosso, rapa, scorzonera, scorzobianca, spinaci, topinambour, valerianella, zucca.

Frutta: actinidia (kiwi), arancio, mandarino, mandarancio, limone, pompelmo, mela, pera, frutta secca (fichi, prugne, uvetta, datteri, albicocche e così via).

Pesci: spigola, sogliola. Anche sardina, merluzzo e triglia sono di stagione a gennaio, ma vi segnaliamo che, a seguito delle ricerche scientifiche, dei rapporti del WWF e delle dichiarazioni della Commissione Europea, queste specie ittiche (e altre "fuori stagione" come nasello, pescespada, squali e razze) sono considerate a rischio di estinzione nel Mediterraneo e nei mari del Nord.


(Tratto da Lifegate)

lunedì 21 gennaio 2013

Cromoterapia: BLU e AZZURRO



Il blu è il colore dell'acqua e del cielo; è associato all'infinito, alla calma, alla serenità emotiva, all'armonia e al rilassamento. E' anche il colore della saggezza, nella Cabbala il blu scuro viene associato all'elemento Aria.

Effetti sull'organismo

E' sedativo del sistema nervoso, rinfrescante e rilassante; riduce la frequenza respiratoria e la pressione arteriosa.
Viene usato per la sua azione antisettica, analgesica ed antiinfiammatoria; in associazione con il verde tratta la tendenza all'ipertensione, la tachicardia e le palpitazioni.
E' indicato in caso di infiammazioni in genere, congiuntiviti, colite e coliche intestinali, disturbi endocrini, dolori mestruali, emorroidi e febbre.

Effetti sulla psiche

Rilassa e calma la mente sovraeccitata; è utile in caso di agitazione, stress ed insonnia. E' indicato in presenza di ansia, stress ed irritabilità.

Controindicazioni

Ipotensione e depressione. 

sabato 12 gennaio 2013

Floriterapia: Passiflora



La passiflora è un sedativo del sistema nervoso centrale, ansiolitica e antiinsonna.
Originaria della Virginia, la passiflora è indicata in caso di ansia e disturbi a essa connessi, insonnia, disturbi collegati alla menopausa e colon irritabile.
Non assumere contemporaneamente a barbiturici e sedativi, poichè ne aumenta gli effetti. 
In associazione con iperico e melissa può provocare ipersonnia invece dell'effetto antidepressivo desiderato.

In tutti i casi indicati:
2-6 capsule da 500 mg di polvere al giorno. In alternativa, prendere 25 gocce di tintura madre in un po' d'acqua, 3 volte al dì. Il trattamento può essere prolungato per 2-3 mesi.

Ricordiamo che il presupposto di qualsiasi terapia naturale è la formulazione di una diagnosi corretta da parte del proprio medico. E' opportuno informare sempre il proprio medico se si attuano rimedi naturali. 

venerdì 11 gennaio 2013

Fettuccine al pesto di mandorle

Ingredienti

 

Ingredienti per 4 persone

400 g di pasta tipo fettuccine
70 g di mandorle spellate
1 spicchio di aglio
1/2 limone (scorza gialla)
40 g di formaggio parmigiano grattugiato
50 g di insalata rucola
Olio d'oliva extra-vergine
Sale e Pepe

Preparazione

Servendovi di un mixer, tritate insieme le mandorle, l'aglio, la buccia del limone, la rucola, il parmigiano grattugiato, il sale, il pepe e l'olio d'oliva extra-vergine fino ad ottenere una salsina cremosa e omogenea.
Nel frattempo, scottate in acqua salata le fettuccine, scolatele al dente e conditele con il pesto di mandorle.
Mescolate energicamente il tutto e se necessario, aggiungete un po' d'acqua di cottura e continuate a mescolare.

Difficoltà: bassa


(Tratto da ricettevegetariane.it)

giovedì 10 gennaio 2013

Cromoterapia: ROSSO


Il rosso è associato alla vita, ai processi vitali, all'istinto, al desiderio e alla sessualità. E' il colore della passione, dell'amore ma anche della guerra.

Effetti sull'organismo

Rappresenta una condizione fisiologica di stimolo e di eccitazione: accelera il polso, alza la pressione arteriosa, aumenta la frequenza cardiaca, stimola l'irrorazione sanguigna, l'attività nervosa e ghiandolare, i muscoli, il sistema nervoso simpatico e gli organi della riproduzione.
E' indicato in caso di anemia, catarro, debolezza, frigidità, impotenza, ipotensione, metabolismo lento, pelle secca, scarsa circolazione sanguigna, sensibilità eccessiva al freddo e sovrappeso.

Effetti sulla psiche

Rafforza  la volontà e il coraggio, vince l'inerzia.
E' indicato in caso di depressione (purchè non sia rifiutato dal soggetto), scarsa autostima e stanchezza psichica.

Controindicazioni

Asma, febbre, infiammazione acuta, eccitazione, ipertensione, agitazione, ansia, iperemotività, insonnia e a chi ha emoraggie in corso. 

mercoledì 9 gennaio 2013

Olii essenziali: CANNELLA

La cannella è tonificante, stimolante, leggermente afrodisiaca, antisettica, antispasmodica, antiparassitaria, antiritenzione  e anticellulite.

Per dolori cervicali aggravati dal freddo, torcicollo: applicare con lieve massaggio (particolarmente delicato in caso di torcicollo) un po' di olio aromatico ad azione riscaldante e antispastica ottenuto diluendo in 10 ml di olio vegetale 2 gocce di cannella (1 sola in caso di pelle sensibile) e 4 gocce di lavanda. Dopo l'applicazione dell'olio, mantenere calda la parte coprendola con un fazzoletto di seta.

In caso di cellulite dura e dolorosa al tatto: miscelare 30 ml di olio di vinaccioli, 3 gocce di cannella, 5 gocce di ginepro e 5 di arancio amaro; usare per massaggiare le zone interessate.

Questi e tanti altri olii essenziali li puoi trovare su www.veranatura.it

martedì 8 gennaio 2013

Limone: un valido aiuto per l'inverno


L'agrume più utile nella stagione fredda
Parlare in poche righe del limone non è affatto semplice perché le sue virtù sono veramente innumerevoli. Il suo succo contiene acido citrico, vitamina C, acido malico, glucidi, sali minerali, oligoelementi, ed è uno degli antiossidanti più efficaci. Ha proprietà antisettiche, digestive e rappresenta una valida difesa antitumorale. Non a caso, sin dall’antichità gli uomini gli hanno attribuito un valore taumaturgico e già in epoca medievale un medico arabo aveva dedicato un’opera intera alle sue proprietà terapeutiche. Vediamo allora come sfruttarne i benefici durante la stagione invernale.

In una giornata-tipo di gennaio potremmo utilizzarlo così:
- Il mattino come gargarismo
La gola è un punto assai vulnerabile d’inverno e si rivela spesso la porta d’entrata delle malattie da raffreddamento. È lì infatti che si annidano e prolificano i microrganismi che danno vita alle patologie respiratorie. È sufficiente però fare dei gargarismi appena svegli con il succo di mezzo limone spremuto, fatto intiepidire in un padellino e allungato con poca acqua. È un’ottima abitudine preventiva che potete mantenere anche dopo il mese di gennaio, sino a che il clima rimane umido e freddo.
- Al rientro a casa, come pediluvio
Un’altra tattica preventivo-curativa è quella di versare il succo di un limone spremuto e 2-3 cucchiai di olio essenziale di limone in un catino con acqua tiepido-calda e fare, per qualche minuto, un piacevole pediluvio prima di cena. Quest’operazione serve a far risalire l’energia vitale su, in tutto il corpo e a difendere l’organismo dai rischi dell’infreddatura.
- Prima di dormire sotto forma di massaggio
La sera diluite 10 gocce di limone in un paio di cucchiai d’olio d’oliva e fatevi frizionare la schiena con un batuffolo di cotone imbevuto nel preparato: insistete sul coccige e poi risalite sino alla nuca. Lasciate che continuino così, per qualche minuto e poi coricatevi. Al risveglio vi sentirete scattanti e carichi di energia. Questo massaggio può rivelarsi un toccasana per i bambini e per gli anziani, sia che abbiano (o meno) qualche acciacco osteo-muscolare.
Decongestiona naso e mucose
Oltre ai gargarismi mattutini, se ci prendiamo un’infreddatura, è utilissimo spremere il succo di un limone in due dita d’acqua tiepida, aggiungergli un cucchiaio di miele e un paio di cucchiaini di zenzero. Se bevete un bicchiere di questo preparato prima di pranzo e di cena, aiuterete le vostre mucose a decongestionarsi rapidamente.

(Tratto da Riza)

venerdì 28 dicembre 2012

Trucco minerale:cos'è?

Il trucco minerale è composto unicamente da polveri minerali ottenute dalla polverizzazione e micronizzazione di pietre e/o terre minerali.
Con l'ausilio di particolari processi tecnologici, queste polveri vengono ridotte a microscopici cristalli piatti che aderiscono alla pelle in maniera tale da poter, tra l'altro, filtrare i raggi UV lasciando così l’epidermide respirare perfettamente.
L'uomo usa i minerali in cosmetica fin dai tempi preistorici, ad esempio la polvere di mica era anche nota agli antichi Egizi ai Greci, ai Romani, ai Cinesi e agli Aztechi.
Questo tipo di trucco naturale è poi stato riscoperto e migliorato per formulare un fondotinta per pelli ultrasensibili. Con l’eliminazione di tutti gli ingredienti non indispensabili e sicuri, sono rimasti unicamente i minerali, dando vita così al primo mineral makeup!
 

I VANTAGGI DEL TRUCCO MINERALE 

100% colore
 

E’ composto solo da pigmenti minerali: non ci sono riempitivi. Per questo basta una minima dose di prodotto per una lunga duratura con un potere colorante infinitamente superiore al makeup convenzionale.

100% naturale


E’ costituito unicamente da minerali inorganici micronizzati purissimi.


100% leggero

E’ necessaria una piccola dose per coprire tutte le imperfezioni, ottenendo oltretutto la sensazione di non avere nulla sul proprio volto: l'epidermide non tira, non diventa lucida e respira.

100% versatile

La formulazione in polvere consente applicazione a secco, liquida o cremosa, tramite spugnetta, pennello,sfumino, ecc. mescolando le polveri tra di loro è possibile ottenere colori personalizzati e assolutamente unici.


100% sicuro


E’ perfetto per tutti i tipi di pelle, anche quelle difficili, in quanto contiene ossido di zinco, noto per le sue proprietà lenitive e cicatrizzanti.
Le formulazioni semplicissime (non più di 5 ingredienti per prodotto) riducono al minimo la possibilità di reazioni allergiche.
I minerali sono inerti, non si alterano e non scatenano reazioni chimiche.


100% ecobio
All’interno delle formulazioni non vi è alcun derivato del petrolio, nickel e sostanze inquinanti.
100% non testato sugli animali


I minerali sono usati in cosmetica da sempre, non è necessario nessun test per la formulazione di questi cosmetici.

Su www.veranatura.it da Gennaio 2013 troverete i trucchi minerali NeveCosmetics e non solo!!!! Vi aspetto!

mercoledì 26 dicembre 2012

Insidie della stagione fredda: Propolis

La propoli, prodotta dalle api a partire da resine vegetali che ricoprono le gemme di alcuni alberi (pioppo, quercia, ontano, abete, pino, ippocastano, betulla,olmo), è una sostanza cero-resinosa, di colore variabile dal giallo-bruno fin quasi al nero attraverso svariate sfumature e di odore generalmente molto aromatico.
Solida e friabile alle basse temperature (4-5 C°), a temperatura ambiente (20 C°) si presenta come una pasta dura alla pressione, oltre i 30 C° diviene malleabile ed aumentando ulteriormente la temperatura assume uno stato viscoso. Intorno ai 65 C° fonde.
Le api utilizzano questo prodotto come una sorta di "cemento" per chiudere le fessure dell'arnia, per costruire sbarramenti contro il freddo od eventuali predatori, come barriera contro microrganismi patogeni.
La composizione chimica della propoli è piuttosto complessa e presenta alcune variazioni legate alla sua origine vegetale. Si possono tuttavia identificare i seguenti gruppi di sostanze: flavonoidi, idrossiacidi aromatici, acidi alifatici, chetoni, aldeidi, cumarine, idrocarburi alifatici ed aromatici, alcoli, esteri, zuccheri e vitamine.
Tra queste, le sostanze di provata attività antibatterica ed antiflogistica sono alcuni flavonoidi (in particolare galancina e pinocembrina) e gli idrossiacidi aromatici: acido benzoico, acido cinnamico, acido caffeico, acido clorogenico, acido feruico.
La propoli costituisce senz'altro uno dei più efficaci antisettici naturali.
Possiede una potente attività antinfiammatoria ed antimicrobica, soprattutto nei confronti della flora batterica gram positiva che rappresenta l'agente eziologico prevalente delle infezioni delle prime vie respiratorie. Notevole attività antibatterica anche a carico della flora batterica gram negativa è da attribuire poi all'olio essenziale contenuto soltanto nela propoli di elevata qualità, come ad esempio quella italiana.