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martedì 30 agosto 2011

Le erbe aromatiche



Molte le conosciamo da sempre, come il basilico, il prezzemolo, l'alloro e l'origano, e da sempre le usiamo in cucina per insaporire e arricchire i piatti. Altre invece sono meno "gettonate", anche se invece potrebbero contribuire ad alleggerire pietanze ed insalate, permettendoci di risparmiare su condimenti e sali. Di fatto, le erbe aromatiche sono un ottimo stratagemma per alleggerire le ricette di tutto ciò che fa aumentare il totale calorico e per limitare o eliminare l'uso del sale da cucina, senza per questo rinunciare al gusto, che al contrario ne esce rafforzato.
Le proprietà delle principali erbe aromatiche
Alloro: riattiva fegato e digestione
Le sue foglie sono inconfondibili perché sono spesse, piuttosto consistenti e coriacee, dalla caratteristica forma ovale con i bordi ondulati e di un bel colore verde scuro. È un'erba molto aromatica, e in cucina è molto usato perché dà sapore al pesce lessato, alle marinate, agli stufati, oltre a drenare il fegato e favorire la digestione. Va sempre aggiunto ai piatti secco: le sue foglie fresche potrebbero irritare la mucosa digestiva.
Aneto: aiuta lo stomaco, depura l'alito 
Caratterizzato da piccole foglie filiformi e fiorellini gialli, l'aneto ha un sapore dalla spiccata personalità, piccante e decisa, che lo faceva apprezzare molto sin nella più remota antichità quando la pianta veniva usata persino come moneta. In cucina, le foglie di aneto fresche hanno la capacità di dare sapore al pesce, alle patate lessate, ai formaggi oppure ai piatti a base di uova, mentre quando sono secche è meglio aggiungerle solo a fine cottura per non indebolirne ulteriormente l'aroma. Lasciando i semi a macerare nell'aceto si ottiene un condimento molto gradevole,  mentre chi ha problemi di alito può masticarli per ottenere un effetto rinfrescante.
Basilico: è drenante
Indispensabile in alcune preparazioni, prima fra tutte il pesto alla genovese, è prezioso anche nelle insalate di pomodori, oppure nei piatti a base di zucca e zucchine, o con i funghi e anche con i fagioli, nonché nelle insalate di riso e di pasta, oltre che come tocco nel sugo di pomodoro. Sono diversi i metodi per conservarne le foglie: si possono surgelare o mettere intere in un'infusione di olio d'oliva e sale, adagiandole in vasetti di vetro che vanno riposti al riparo dalla luce e dall'umidità. Le foglie imbevute nell'olio si aggiungono d'inverno, quando non è disponibile la pianta fresca, per dare sapore ai sughi. Il basilico ha buone proprietà drenanti.
Cerfoglio: previene la ritenzione idrica 
Questa graziosa pianta annuale ha le foglie che sembrano in piccolo quelle delle felci, ed è caratterizzata da un aroma molto gradevole e tenue che evoca l'anice e il prezzemolo. Molto delicata, perde facilmente la sua fragranza e va usata fresca e aggiunta ai piatti a fine cottura. Nelle foglie si trova una buona quantità di sostanze importanti, come il magnesio, il ferro, la vitamina C e il carotene.
Crescione: elimina liquidi e tossine 
Questa pianta era molto apprezzata tra gli antichi che l'avevano ribattezzata "l'insalata che guarisce", anche se gli esperti moderni, pur confermando che possiede notevoli proprietà tra cui sali minerali e vitamine e che ha una funzione depurativa per l'organismo, consigliano di non esagerare con il consumo delle sue foglie, e di unirla ad altre verdure da insalata come il tarassaco e il radicchio. Non va cotto, perché perde le sue proprietà.
Dragoncello: sa di pepe ma non irrita la mucosa gastrica 
Quest'erba è solita formare un cespuglio che può essere alto più di mezzo metro, ed è facilmente riconoscibile per le foglie strette, allungate e color verde brillante che nelle parte inferiore nascondono minuscole ghiandole contenti l'aroma vagamente simile a quello del pepe: a differenza di quest'ultimo, però, non irrita la mucosa gastrica. Si usa per insaporire le salse, i piatti di pesce e di pollo, le frittate e le insalate.
Maggiorana: sgonfia l'intestino
Per gli antichi Greci, la maggiorana era molto speciale perché ritenevano fosse un dono della dea Afrodite e come tale veniva associata all'idea di felicità. Le foglie di quest'erba, che appartiene alla stessa famiglia dell'origano, possono essere sia essiccate sia congelate oppure messe a macerare in olio e aceto. È meglio utilizzarla cruda per preservarne l'aroma delicatamente speziato, oppure aggiungerla ai piatti, per esempio alle carni, solo a fine cottura. La maggiorana elimina le scorie che provocano putrefazione e gonfiore addominale.
Menta: fa digerire e combatte la fame nervosa 
Di menta ne esistono oltre 600 varietà, e la sua resistenza è tale che viene considerata una pianta infestante. Fresca dà il meglio di sé, grazie al suo aroma così caratteristico che dona sapore alle bevande ma anche alle insalate, alle verdure e ai dolci a base di cioccolato. Però è possibile anche farla seccare, preferendo in questo caso i rametti interi piuttosto che le singole foglie, oppure congelarla. Aggiunta alle pietanze o in tisana, migliora il processo digestivo e "stoppa" la fame.
Timo: è un potente "anti pancia" 
Lo si riconosce per le minuscole foglie, particolarmente  aromatiche e si raccoglie in ramoscelli che si possono essiccare all'ombra per utilizzarli poi nei piatti a base di pollo, carne, oppure anche di pesce. Tra tutte le erbe aromatiche è quella più efficace per combattere la pancia gonfia ed evitare il deposito di grasso addominale.  

venerdì 26 agosto 2011

Le proprietà del farro e due ottime ricette

È un cereale per tutte le stagioni, ma in estate pare che lo si cucini e gusti di più. Stiamo parlando del farro, sempre più usato in cucina per minestre e insalate fresche, oltre che come ingrediente per ricette di tutti i tipi.

Il farro è il più antico frumento coltivato e ve ne sono di tre tipi: piccolo o monococco, il medio o dicocco, il grande o spelta.

Il primo
viene coltivato pochissimo, a differenza del secondo che in Italia troviamo soprattutto in Garfagnana, una valle della Toscana settentrionale, che è stata riconosciuta zona geografica protetta dall'Unione Europea.

Per quanto riguarda lo spelta possiamo dirvi che viene coltivato soprattutto in Europa Centrale e Orientale, oltre che in Francia.


Il farro non è solo buono, ma fa anche bene alla salute.
Come il grano tenero, vanta un alto contenuto di fibre che, come sappiamo hanno un effetto positivo su malattie metaboliche come diabete e ipercolesterolemia, ma combattono anche stipsi, diverticolosi, emorroidi e soprattutto aiutano a prevenire il cancro al colon.

Buono il contenuto di calcio, fondamentale per i più piccoli in fase di crescita, ma anche per gli adulti come prevenzione dell'osteoporosi. Alto quello delle proteine, che permette al farro di dare un senso di sazietà rendendolo l'ideale per chi è a dieta.

Un altro pregio del farro è l'avere un tenore bassissimo di colesterolo: un toccasana per la salute.

E non è finita qui, perchè pare che contenga anche delle sostanze anallergiche che lo rendono facilmente commestibile anche a chi ha problemi di intolleranza alimentare.
Il farro in cucina è “gettonato” soprattutto in versione minestra e insalata. Quest'ultima è diventata poi un vero e proprio trend: vi sarà infatti capitato di trovare non solo nei menù dei ristoranti, ma anche nei buffet degli happy hours insalate di farro con gli ingredienti più vari. Che stia iniziando a sostituire la classica insalata di riso? È possibile.

Il farro, come altri cereali, è spesso associato a legumi in primis fagioli.
Dal farro si ricava una farina, usata non solo per il pane ma anche per la pasta. Con questa vengono realizzati anche dei dolci molto gustosi.

Farro con verdure


Ingredienti (per 4 persone)

200 gr di farro precotto
700 ml circa di brodo vegetale
½ cipolla
1 carota
100 gr di piselli
100 gr di fagioli cannellini
1 spicchio d'aglio
3 rametti di prezzemolo
1 rametto di salvia
olio extravergine d'oliva
sale
pepe

Preparazione
Pulire, lavare e tagliare a pezzetti la carota, la cipolla, il prezzemolo e schiacciare leggermente l'aglio. Rosolare la cipolla e l'aglio in una casseruola con l'olio e la salvia, aggiungere poi il farro, la carota a pezzetti e i piselli. Versare quindi il brodo caldo e cuocere per 10 minuti mescolando di tanto in tanto. Unire a fine cottura i fagioli cannellini, regolare di sale ed insaporire con il pepe. Spolverizzare con il prezzemolo tritato e servire.

Tortino di farro e ricotta


Ingredienti (per 6 persone)

240 gr di farro, possibilmente spezzato
200 gr di ricotta fresca
3 uova
50 gr di parmigiano o pecorino grattugiato
brodo vegetale
1 ciuffo di prezzemolo
noce moscata
sale
pepe

Preparazione
Lessate nel brodo il farro per almeno 45 minuti, finché non diventerà compatto. Lasciatelo quindi riposare fino a quando non avrà assorbito l'eventuale acqua in eccesso e si sarà raffreddato leggermente.
Aggiungete le tre uova intere, il formaggio grattugiato, la ricotta, il prezzemolo, il sale, il pepe e la noce moscata.
Amalgamate bene il tutto, ungente uno stampo di circa 28 cm di diametro con olio e butto e versateci l'impasto.
Mettete in forno caldo a 170/180° per circa 40 minuti.

lunedì 22 agosto 2011

Aloe: ottima anche per i nostri amici a quattro zampe


L'aloe, impiegata da secoli come rimedio salutistico tuttofare, si presta a molti utilizzi: viene somministrata con successo per curare disturbi interni (come le patologie intestinali) ed esterni, come le scottature, le abrasioni superficiali e anche le ferite profonde. Questa pianta "miracolosa", venduta ormai normalmente in erboristeria e farmacia sotto forma di succo o di gel, trova impiego nelle terapie per cani, gatti, uccelli, cavalli e animaletti da gabbia, e risulta di particolare utilità soprattutto per affrontare i disturbi tipici dei mesi estivi e delle faticose trasferte vacanziere. Il prodotto da utilizzare per gli animali è lo stesso che è venduto per gli uomini.
Purifica l'intestino e rende lucido il pelo
Assunta per via interna, l'aloe (in succo) combatte la stanchezza cronica e migliora la funzionalità dell'intestino agendo come purificante e disintossicante. È anche adatta nelle convalescenze, negli animali anziani, quando ci sono pelo opaco e cute alterata (troppo secca o troppo grassa). Insomma, il succo d'aloe è un ottimo integratore quando è necessario un "cambio di marcia" che dia la sveglia a un metabolismo fiaccato da stanchezza e alte temperature.
Aloe li aiuta a sopportare la canicola
In estate una integrazione quotidiana con l'aloe è estremamente utile in quanto in questo periodo gli animali tendono a nutrirsi poco o niente a causa del grande caldo: essa fornisce quelle sostanze che vengono a mancare a causa della scarsa alimentazione. L'aloe oltre ad avere azione immunostimolante, contiene in alta percentuale vitamine, aminoacidi e minerali che agiscono come ricostituenti.
Al palato umano non ha un buon sapore, però generalmente gli animali la gradiscono per cui non è difficile da somministrare.
Come utilizzare l'aloe
Versare 10 gocce di succo d'aloe nel beverino o nel biberon degli animali da gabbia; basta un cucchiaino per il gatto e per il cane piccolo, e somministrarne un cucchiaio da tavola per il cane di taglia grande. Per uso esterno il gel di aloe è ottimo per curare piaghe, eczemi e ferite.

mercoledì 17 agosto 2011

I dolci sani per i bambini

Voglia di dolci: frequente tra gli adulti, quasi irresistibile per bambini e adolescenti. E anche se è vero che, da un punto di vista dietetico e nutrizionale, questa categoria di alimenti non è la più raccomandabile soprattutto quando è necessario tenere sotto controllo il peso, è anche vero per contro che eliminare completamente "il dolce" dalla tavola dei bambini è davvero un'inutile punizione.
Sì ai dolci fai da te
Un modo molto semplice per garantirsi questo piacere è quello della preparazione domestica: i dolci fatti in casa possono offrire una molteplicità di vantaggi, a condizione che si rispettino due regole-base: attenzione all'igiene nella preparazione e grande cura nella scelta e nella corretta conservazione di ingredienti di ottima qualità. Preparare da sé torte e biscotti, infatti, permettere di avere un maggior controllo sugli ingredienti della ricetta; questo significa, innanzitutto, la possibilità di adeguare la composizione alle diverse età del bambino; inoltre, nel caso di intolleranze, è possibile inventare soluzioni alternative per sostituire l'alimento "vietato".
Miele e olio meglio di zucchero e burro
Ci sono poi una serie di preziosi accorgimenti che possono rendere questi alimenti ancor più adatti a un'alimentazione equilibrata; in moltissimi casi si può ad esempio sostituire lo zucchero con altri dolcificanti più adeguati dal punto di vista nutrizionale: miele, sciroppo d'acero o anche uvetta e fichi secchi tritati. Allo stesso modo, in molte ricette l'olio extravergine d'oliva può prendere il posto del burro; e anche il quantitativo di uova previsto dalle ricette classiche può spesso venire significativamente ridotto o sostituito col latte, senza pregiudicare la qualità del risultato.
Meglio la farina integrale: ha il 90% in più di vitamine
Un capitolo a parte, poi, merita la scelta della farina: nei dolci casalinghi è possibile privilegiare l'utilizzo di farina integrale, che offre indubbi vantaggi da molteplici punti di vista. Questa farina integrale è il risultato della macinazione dell'intero chicco, incluso il rivestimento esterno (la crusca) e il germe, che nelle farine raffinate vengono invece eliminati. Non è una differenza irrilevante perché nello strato esterno del chicco si concentrano le fibre, la maggior parte delle vitamine del gruppo B, minerali e composti fenolici; il germe contiene inoltre vitamina E e grassi polinsaturi (proprio questi ultimi elementi tendono a irrancidire in fretta, rendono le farine integrali meno facilmente conservabili per lunghi periodi). Nel caso del frumento, ad esempio, con la raffinazione si arriva a perdere circa il 90% della vitamina E, l'80% di fibra il 70-90% di vitamine del gruppo B rispetto a quelle presenti nella farina integrale.
Largo alle composte fatte in casa
Se la ricette del dolce prevede l'utilizzo della confetture, meglio sostituirla (soprattutto d'estate) con della frutta fresca o con una composta preparata in casa facendo bollire per qualche minuto della frutta a tocchetti con poco zucchero di canna o sciroppo d'acero.

La ricetta: biscottini integrali
Ingredienti
220 g di farina integrale
un uovo
4 cucchiai di miele
8 cucchiai di olio extravergine d'oliva
una bustina di vanillina
un cucchiaino di lievito di polvere
Preparazione
Mescolare l'uovo e il miele; passare al setaccio la farina integrale, il lievito e la vanillina e aggiungerli al composto; versare l'olio, amalgamando fino a ottenere un impasto omogeneo. Con l'aiuto di un cucchiaio formare dei dischetti e porli ben distanziati sulla placca rivestita con carta da forno. Scaldare il forno a 200° e cuocere per 15 minuti.

martedì 9 agosto 2011

La pesca: conosciamola!


Questo frutto dolce e succoso è originario della Cina,  dove fin dai tempi più antichi se ne coltivavano diverse varietà. Per la sua ricchezza di vitamine (soprattutto A, B1, B2, C e PP) e di oligoelementi (fosforo, potassio, magnesio, zolfo, ferro, manganese), in Oriente vantava la definizione di "frutto dell'immortalità". In Europa fu invece apprezzato in un primo tempo come pianta medicinale, mentre si diffidava del frutto, che si riteneva tossico. Oggi si sa che la mandorla contenuta nel nocciolo della pesca contiene l'amigdalina, che dà l'acido prussico, cioé l'acido cianidrico, estremamente velenoso.
Buona e salutare, aiuta a eliminare le tossine
Nell'antica farmacopea mandorla e nocciolo di pesca si usavano contro il mal di testa e i disturbi digestivi, mentre le foglie e la corteccia dell'albero erano considerate vermifughe, antipiretiche e diuretiche. La pesca contiene un acido abbastanza simile all'acido citrico, che ha la proprietà di eliminare le tossine e che la rende preziosa nella dieta di chi soffre di difficoltà digestive e di disturbi di circolazione. È un frutto che, anche se sottoposto a trattamenti naturali di conservazione, mantiene buona parte dei suoi pregi organolettici e delle sue proprietà disintossicanti per cui, pur concentrandosi la produzione in luglio e agosto, diventare una risorsa per tutto l'anno.
Vince la tensione addominale e tonifica anche la vescica
La pesca ha proprietà lassative e soprattutto diuretiche. Consumarla regolarmente giova quindi a chi soffre di costipazione intestinale e di stipsi, e a chi lamenta un'insufficienza renale o la presenza di calcoli urinari.
La mattina gustala cotta: svuota la pancia
La medicina cinese consiglia questa ricetta: sbuccia 3 pesche fresche, cuocile a vapore, lascia intiepidire, e mangiale il mattino, a digiuno.
Limita la traspirazione purifica la pelle
La pesca aiuta anche a limitare la traspirazione. Nella dieta di luglio, inseriscila quindi nelle insalate di frutta (con succo di limone per non farla scurire) e come accompagnamento a prosciutto crudo, pesce, formaggio fresco.
Come aperitivo, ti aiuta a digerire
Una pesca frullata aggiunta a un calice di succo di mela trasparente è un ottimo aperitivo drenante e ti aiuta a metabolizzare meglio l'intero pasto.

mercoledì 3 agosto 2011

La frutta e l'alimentazione di Agosto

Il caldo e l’ alimentazione estiva: La natura ci aiuta: angurie meloni, mirtilli.
Le temperature tipiche della nostra estate mettono a dura prova il nostro organismo. E’ fondamentale bere molta acqua per garantire un ‘adeguata idratazione. Infatti le perdite di liquidi aumentano considerevolmente  in questo periodo.  La natura produce in questo periodo una serie di frutti perfetti per sopperire nel modo migliore alle nostre esigenze. Tipici sono le angurie ed i meloni. Frutti con altissimo contenuto di  acqua e sali minerali biodisponibili.
Una menzione particolare anche ai piccoli frutti di bosco, che sono un concentrato di vita.
Elenco frutta di agosto:
Anguria , Melone, Banana, Fichi, Fragole, Lamponi, Mirtilli, More , Pere ,Pesce, Prugne, Uvaspina e ribes
Altri consigli utili per affrontare il caldo
- ridurre l’apporto di zuccheri semplici :(dolciumi, bibite) e amidi (prodotti da forno, pasta, riso), preferendo i cereali integrali e i loro derivati
 - fare attenzione ai cibi verso i quali risultiamo intolleranti o allergici:  tipici sono le intolleranze da grano,latte, lievito, pomodoro.
- evitare i grassi idrogenati, presenti in molti prodotti confezionati (prodotti da forno, biscotti, brioche), e limitare le fritture
- fare uso di oli vegetali di buona qualità (spremuti a freddo), ad esempio olio di germe di grano, di onagra (enotera), di soya, miscelandoli tra loro o con olio extra vergine d’oliva o assumendoli come integratori in perle
- preferire il pesce ad altre carni
 - limitare l’assunzione di alcolici (…l’alcol produce calore in eccesso)

lunedì 1 agosto 2011

Quando il sale è un amico...

L'estate è tradizionalmente stagione di mare, di bagni e di "sapore di sale" sulla pelle. Il sale marino ha proprietà drenanti e rimodellanti, poiché - penetrando attraverso la cute per osmosi - libera i tessuti dall'eccesso di liquidi e riattiva i meccanismi di smaltimento dell'adipe. Anche chi resta in città può usufruire dei benefici anti cellulite di una cura a base di sale, usando particolari estratti marini concentrati, dreananti e riattivanti, per un ciclo di trattamenti da mettere in pratica nel bagno di casa: sono il sale rosa dell' Himalaya (che apre i pori e libera i tessuti dai liquidi), e il sale del mar Morto (che grazie alla presenza di calcio e magnesio asciuga i cuscinetti), oltre a un sale tutto italiano, quello di Cervia, che è nel contempo drenante e rivitalizzante.
Fai la doccia prima di iniziare
Per rendere ancora più efficaci i trattamenti cosmetici a base di sale , ricorda di fare sempre su tutto il corpo una doccia, alternando acqua tiepida e acqua fredda: in questo modo stimoli la circolazione, apri i pori della pelle e la predisponi a sfruttare al meglio i benefici del sale.
Comincia con il peeling rassodante al sale dell'Himalaya
Apre i pori della pelle, stimolando metabolismo e circolazione
Il sale dell'Himalaya è un sale marino integrale naturale che proviene da mari antichissimi, che si sono asciugati circa 200 milioni di anni fa. Era noto fin dall'antichità come il "sale dei re", e sembra che anche Alessandro Magno lo conoscesse e lo apprezzasse. Ha un contenuto di circa 84 minerali diversi, tra cui soprattutto calcio, potassio, zinco, rame e diverse sostanze antiossidanti. Inoltre, a differenza del normale sale marino raffinato, è esente da sostanze inquinanti, in quanto la sua formazione risale a epoche in cui gli ecosistemi oceanici non erano per nulla contaminati.
 Gli ingredienti per il peeling
Tre cucchiai di sale dell'Himalaya (si trova in erboristeria e nei negozi di prodotti biologici), 2 grossi pizzichi di alghe marine (si trovano nei negozi che vendono prodotti per la cucina macrobiotica), un cucchiaino di farina d'avena, 2 cucchiaini di olio vegetale (a scelta tra oliva, sesamo, mandorle o girasole) con 2 gocce di olio essenziale di lemongrass.
 Come si prepara
Tritate il sale con un macinacaffè. Sbriciolate le alghe con le mani e mettetele per alcuni minuti a macerare in un po' d'acqua fredda, poi strizzatele e unitele al sale e all'olio aromatizzato. Fate una doccia veloce, poi entrate nella vasca e rimanete in piedi, inumidite la pelle a livello delle cosce e dei glutei e con il palmo della mano strofinate localmente la miscela, effettuando dei movimenti a piccoli cerchi. Risciacquatevi con una docciatura tiepida.
La sinergia tra sale, alghe, avena, oli vegetali e olio di lemongrass libera le cellule dalle scorie metaboliche, le ossigena e le "asciuga". In particolare, l'olio essenziale di lemongrass, estratto per distillazione da una pianta erbacea (il Cymbopogon citratus) in India e in Buthan, ha la capacità di disintossicare in profondità i tessuti, di riattivarne il metabolismo e di restituire loro compattezza.
Ora agisci sui cuscinetti: il sale del Mar Morto li asciuga
A differenza del "normale" sale marino, dove predomina il cloruro di sodio, nel sale del Mar Morto esso è presente in una percentuale del 15%, mentre è superiore la quantità di magnesio (32%) e di potassio (25%). L'alta concentrazione di magnesio presente nei sali del Mar Morto fa sì che per osmosi si produca un assorbimento di questo minerale attraverso la pelle: il magnesio svolge un'azione anti gonfiore, antinfiammatoria (molto utile nella cellulite, in cui è presente uno stato di intossicazione e congestione del derma e dell'ipoderma) e agisce anche da regolatore del metabolismo del calcio, altro minerale essenziale per regolare il metabolismo cellulare.
Come si prepara il bagno rimodellante
Versate 500 grammi di sale del Mar Morto (si trovano in farmacia e in erboristeria) nella vasca, con dell'acqua molto calda, per favorire lo scioglimento dei cristalli, quindi aggiungere acqua fredda fino a portare la temperatura a 36-38 gradi.
Immergetevi nell'acqua e rimanetevi per circa 15 minuti, quindi sciacquatevi.
La cura prevede di effettuare cinque bagni a giorni alterni, si sospende per tre giorni e poi si effettua un nuovo ciclo di cinque bagni a distanza di tre giorni uno dall'altro.
Prova il sale di Cervia
Tra i molti sali di origine italiana che ancora oggi vengono estratti in modo tradizionale e messi in commercio allo stato "grezzo", quello di Cervia è tra i più ricchi di oligoelementi naturalmente presenti nell'acqua di mare, come iodio, magnesio, zinco, rame, manganese, ferro e potassio.
Prodotto da secoli sulle rive dell'Adriatico, il sale di Cervia è noto come "sale dolce" poiché contiene una ridotta percentuale di sostanze amare, come il cloruro di magnesio e il solfato di calcio, che conferiscono al sale lo sgradevole retrogusto amarognolo.
Ideale da usare in cucina, il sale di Cervia viene oggi impiegato anche per peeling e bagni cosmetici: infatti, il contatto del sale con la pelle velocizza il metabolismo cellulare, drena i depositi di liquidi e adipe e asciuga visibilmente la silhouette. Non a caso già durante il secolo scorso si era notato che le donne che lavoravano nelle saline cervesi ed erano a contatto quotidiano con acque, fanghi e polveri salmastre, avevano gambe più sode, caviglie più sottili e fianchi più snelli.

(Tratto da Riza)