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mercoledì 4 maggio 2011

Rimedi omeopatici contro la gastrite

La gastrite è un’infiammazione della parete interna dello stomaco chiamata mucosa gastrica. Nella diagnosi della patologia si distinguono due forme differenti: la gastrite acuta e la gastrite cronica.
Quella cronica è la forma che comporta più conseguenze perché è il risultato della presenza continuata nel tempo di fattori irritanti. Essa si presenta con sintomi quali nausea, eruttazioni, gonfiore, senso di peso nella regione epigastrica, vomito. A volte sono presenti anche febbre e cefalea.
La forma acuta si manifesta a seguito dell’utilizzo continuato di farmaci antidolorifici e antinfiammatori (FANS - farmaci antinfiammatori non steroidei) come l’aspirina. Altri fattori scatenanti sono il fumo, l’alcol, gli abusi alimentari, l’utilizzo di spezie e di sostanze irritanti, infezioni sistemiche batteriche o virali (es. citomegalovirus, salmonella), stress intensi, traumi, ustioni, interventi chirurgici. Un volta rimossa la causa, in genere la gastrite acuta si risolve spontaneamente.
Patologia frequente nel mondo occidentale, la gastrite cronica presenta un’alterazione permanente della mucosa gastrica ed è asintomatica e perciò più difficile da diagnosticare.
Uno dei fattori di rischio più importanti per lo sviluppo della gastrite è l’infezione da parte di un batterio, l’ Helicobacter Pylori (Hp). Ma ci sono tutta una serie di fattori, ambientali e psicologici che causano la patologia: alcol, fumo, stress fisico e psichico.
La gastrite cronica si sviluppa gradualmente e quando si manifesta provoca un mal di stomaco sordo, difficoltà digestive, inappetenza, nausea, sensazione di stomaco pieno dopo i primi bocconi di cibo.
A livello psicosomatico lo stomaco è un contenitore di tutto ciò che viene accumulato nel corpo umano e diventa la sede del conflitto che è alla base del disturbo.
L’essere umano, infatti, “ingerisce” letteralmente le atmosfere che aleggiano fuori di esso e il mal di stomaco rappresenta una difficoltà nel digerire, nel “mandare giù qualcosa.”
I sintomi chiave del disturbo rappresentano il sentire del paziente-tipo.
Il bruciore e il dolore gastrico esprimono la difficoltà a manifestare sé stessi pienamente, trattenendo dentro tutta la tensione accumulata.
Nausea e vomito simboleggiano un rifiuto di una determinata situazione che non vuole più essere accolta e che “chiude lo stomaco” (come avviene nell’inappetenza, altro sintomo chiave della gastrite). Quando la situazione genera uno stato di allerta, esso si traduce nella tipica tensione gastrica mentre la digestione lunga ed elaborata delinea un quadro perfetto della difficoltà ad accettare e “digerire” ciò che in quel momento crea disagio o sofferenza.
Chi soffre di gastrite è una persona molto ansiosa che presenta forme di dipendenza derivata non da un bisogno reale ma dal sentire di non avere il permesso di rendersi autonoma. Queste persone hanno un’elevata soglia di sopportazione e fanno una grande fatica a dire di no quando sarebbe necessario.
Arsenicum album è il rimedio indicato per tutte le patologie “brucianti” quindi è adatto alla gastrite che presenta come sintomo principale il bruciore all’epigastrio, soprattutto dopo i pasti. Il soggetto è intossicato e prostrato, ha paura di essere gravemente malato. Al dolore gastrico si associano spesso la diarrea, una sete intensa e brividi. Tutti i sintomi peggiorano la notte e con le bevande fredde.
Arsenicum ha bisogno di avere tutto sotto controllo, è un grande ansioso. Tende alla tristezza e alla depressione nervosa. Ha spesso tachicardia ed è molto freddoloso. Ha comportamenti compulsivi e ritualistici che lo spossano, mentalmente e fisicamente. Questo rimedio viene usato anche nelle gastriti conseguenti ad un avvelenamento da cibo.
Argentum nitricum, al contrario di arsenicum, è un soggetto estremamente caloroso; è molto emotivo, frettoloso, ansioso e ipocondriaco. Sua caratteristica principale è un’elevata somatizzazione a livello gastro-intestinale e neurologico. Soffre di diarrea, nausea, vertigini. La gastrite di argentum è caratterizzata da bruciore con irradiazione nella parte sinistra, crampi e dolori rodenti all’epigastrio.
Il tipo argentum soffre di forti paure e i dolori si associano spesso all’ansia e alle eccessive preoccupazioni. I disturbi peggiorano dopo i pasti, esercitando una pressione sullo stomaco.
La gastrite acuta e cronica è curata anche da Nux vomica. Il disturbo si presenta con forti crampi e sensazione di contrazione nello stomaco, nausee e vomito soprattutto al mattino. Il soggetto fa una vita sedentaria, abusa di cibo e di bevande alcoliche, dorme pochissimo e lavora molto. Conduce una vita stressante che lo porta spesso ad esaurimento psico-fisico. A livello psichico è molto sensibile, irritabile e collerico.
Kalium carbonicum è indicato nelle gastriti croniche. I dolori sono trafittivi e concentrati nell’epigastrio e peggiorano piegandosi in avanti e dopo i pasti.
Il dolore si irradia in alto a destra ed è accompagnato spesso da gonfiore addominale. Il tipo kalium ha uno spiccato senso del dovere, è eccessivamente apprensivo e timoroso. Tutte le sue paure si riflettono sul corpo e lo stomaco è uno dei suoi organi-bersaglio. Tutti i sintomi peggiorano con il freddo.
La gastrite che presenta come sintomo principale la fastidiosa sensazione di vuoto allo stomaco è tipica di Phosphorus. È indicato quando è presente una fame vorace che migliora dopo aver mangiato ma è sempre presente, anche durante la notte. I dolori sono acuti e brucianti e si concentrano nella parte superiore dell’addome. Spesso sono accompagnati da vomito e nelle forme gravi da vomito con sangue rosso chiaro non coagulato. Il paziente ha intenso desidero di bevande ghiacciate. L’ingestione di sostanze calde peggiora i sintomi.
Phosphorus ha una personalità molto estroversa e creativa. È estremamente sensibile e suggestionabile, soffre di innumerevoli paure (salute, buio, morte, futuro). È molto debole ed ha una scarsa resistenza alle malattie.
Ignatia amara si usa quando i disturbi allo stomaco sono su base emotiva. È un rimedio adatto a persone emotivamente e sentimentalmente ipersensibili.
Il dispiacere e il dolore fanno fatica ad esprimersi e vengono trattenuti generando i sintomi. Come nel caso di argentum è presente una forte somatizzazione gastrica caratterizzata da nausee con o senza conati, sensazione di nodo in gola, palpitazioni, tosse nervosa, forte dispepsia. La gastrite di Ignatia è sia acuta legata a sofferenze recenti (lutti, separazioni)
oppure cronica per episodi o situazioni di vecchia data e prolungati nel tempo.

Magnesia carbonica è utile quando sono presenti bruciori gastrici e crampi. La gastrite si manifesta anche con marcata iperacidità e disturbi intestinali (più frequentemente diarrea). Tipica del rimedio è l’intolleranza al latte.
Il paziente Magnesia carbonica teme fortemente l’abbandono, ha la sensazione di non essere riconosciuto. Non tollera i conflitti, è ansioso, irritabile. Tende all’ipocondria, il malessere fisico lo spaventa, crede di avere una malattia incurabile. Tutti i sintomi peggiorano la notte e con i cambiamenti climatici. Migliorano invece camminando all’aria aperta.
Molte gastriti causano un disturbo molto fastidioso, il gonfiore gastrico. In questi casi è utile Lycopodium che copre anche altri sintomi quali meteorismo, borbottii, addome gonfio, flatulenza.
A livello mentale il paziente Lycopodium soffre di forme depressive, è spesso triste, scoraggiato, ansioso. Lamenta una debolezza di memoria e ha pensieri confusi e rallentati. La digestione è difficoltosa e seguita da sonnolenza.
Il rimedio ha una lateralità prevalentemente destra; tutti i sintomi peggiorano il pomeriggio e dopo il sonno mentre migliorano con il movimento e dopo aver assunto bevande calde.
Per le gastriti acute risultano utili due importanti rimedi:
Aconitum napellus: questo rimedio si usa nelle gastriti causate dal freddo o dall’ingestione di bevande fredde ma anche conseguenti ad un forte spavento. In questi casi il dolore gastrico è lancinante, l’addome è dolorante e sensibile al tatto. A livello mentale è presente una forte agitazione, panico e paura della morte.
Bryonia: è utile nella gastrite “da freddo” accompagnata da febbre, brividi, sete incessante. Frequente è la sensazione di pressione gastrica dopo i pasti. Il paziente è molto irritabile, vuole rimanere solo. È taciturno e adirato.Tutti i sintomi peggiorano al minimo movimento e dopo aver mangiato alcuni alimenti (piselli, cavoli, fagioli pane).
Per tutti i rimedi sono indicate le diluizioni più basse (5-9 CH) per la fase acuta e più alte (30 CH) per la fase cronica. Questa distinzione però non può essere applicata rigidamente perché in entrambe le forme possono essere presenti sintomi acuti e cronici. Non è la diluizione che stabilisce l’efficacia terapeutica bensì la scelta mirata del rimedio più adatto per quello specifico paziente.

(Tratto da Benessere.it)

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