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venerdì 10 giugno 2011

Artiglio del diavolo contro artrosi, dolore a schiena anche ed articolazioni

Nome comune: Artiglio del Diavolo
Origine: Nambia
Parte utilizzate : radici secondarie
Costituenti principali:  2% iridoidi ( arpagoside, arpagide e prucumbide) Β-sitosterolo, Acidi triterpenici, flavonoidi
Artiglio del diavolo: botanica curiosità .
L’ arpogofito è una pianta originaria della Namibia, impropriamente chiamata artiglio del diavolo proprio per le caratteristiche delle sporgenze delle radici della pianta che sono molto simili ad artiglio e su cui racconti popolari riferiscono di animali che incautamente camminano sulle radici iniziano a saltare per il dolore tanto da sembrare indemoniati!  La sua introduzione in Europa risale a 1953. I primi studi scientifici che ne dimostrarono l’ efficacia sono opera del Professor Zorn  e si concentrarono sull’ azione antiartritica della radice di Harpagophytum. L'artiglio del diavolo è utilizzato dalla popolazione locale come amaro tonico, nelle febbri nei disturbi digestivi.
Le attività principali e l'impiego terapeutico dell’ artiglio del diavolo.
La pianta possiede un'azione antinfiammatoria, antidolorifica e spasmolitica. L'utilizzo di elezione è a carico dell'infiammazione articolare dove svariati studi hanno dimostrato l'efficacia nel diminuire l'infiammazione associata in casi di tendiniti e periartriti.
Meccanismo d’azione della pianta: il segreto :ridurre l' infiammazione
L’ efficacia della pianta è dovuta alla simultanea azione dei numerosi principi presenti. Come spesso accade durante lo studio sull’azione farmacologica delle piante, le numerose sostanze presenti rendono difficile l'identificazione univoca del meccanismo d'azione. Nel caso del artiglio del diavolo Il Β-sitosterolo inibisce le prostaglandinosinteasi che partecipa alla creazione del processo infiammatorio. Gli iridoidi influenzano inibendo la sintesi delle prostaglandine. L’ arpagoside ha un effetto analgesico e spasmolitico.   Secondo gli studi del Dr. Bernad il meccanismo di azione è legato alla inibizione degli enzimi coinvolti nei meccanismi di infiammazione, che diminuisce a causa di sintesi delle citochine, riduce il gonfiore  e miglioramento del dolore.


Tossicità in effetti secondari.
Da non utilizzare durante la gravidanza: la pianta possiede un effetto ossitocico. Proprio questo motivo, veniva impiegata nella medicina popolare, anche sotto forma di pomata con una preparato da pianta fresca e applicata sull'addome per favorire le contrazioni nei parti difficili.
L'artiglio del diavolo possiede 1% di complimenti Iridoidi, fra cui l’ arpagoside, che è un amaro. Per tale motivo come tutti gli amari, è controindicata in soggetti affetti da ulcera o in associazione farmaci come i FANS e di cortisonici.
Forme Galeniche disponibili in commercio e posologia
Estratti secchi: 100-250 mg cp, in associazione ad altre piante :250-500 mg estratti secchi dovrebbero contenere non meno dell'1,8% di iridoidi di cui almeno l’ 80 % in arpagoside. In capsule gastroresistenti, è possibile diminuire il dosaggio.  Gli iridoidi infatti, vengono degradati dal succo gastrico.
Infuso: in 300 ml di acqua bollente utilizzare da 1.5 a 4.5g. . Attenzione: l’ infuso è amarissimo ! Per prepararlo utilizzare l’ artiglio del diavolo finemente sminuzzato e lasciare in infusione per otto ore a temperatura ambiente. Filtrare e bere tre volte durante la giornata.
Tintura madre: da sola o assieme ad altre tinture a seconda delle esigenze
Nebulizzato è un estratto coso dosato al 2,5% in iridoidi (in arpagoside)


(Tratto da Naturopatiaonline)

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